Finisce 10-9 ai calci di rigore la sfida tra Milan e Real Madrid, per l’ultima sfida valida per la International Champions Cup 2015; dal dischetto gli errori di Bacca e Donnarumma per il Milan, Casemiro per il Real Madrid. Positiva la prova dei rossoneri che terminano la tournèe cinese con la vittoria nel derby e un pareggio con il Real Madrid, entrambe le gare terminate senza subire reti.
Amichevole di lusso allo Shangai Stadium, Milan e Real Madrid si sfidano in un torrido caldo cinese. Tanti sono i ricordi che evoca questo match, ma per ora i tifosi rossoneri dovranno accontentarsi si sfidare i galacticos soltanto in estate. Mihajolovic, a differenza del derby di qualche giorno fa contro l’Inter, cambia qualcosa soprattutto in attacco, dove a parte il confermatissimo Niang, partono dal primo minuto Suso, da trequartista, e Cerci, da seconda punta. Per il resto tutto confermato, con unica eccezione il ritorno di Antonelli dal primo minuto dopo aver superato i guai fisici, in luogo del baby Calabria, con dirottamento di De Sciglio sull’out difensivo di destra. Dall’altra parte, Rafa Benitez manda in campo un Real Madrid guidato dalla BBC, con Lucas Vazquez unica novità, al posto di Isco.
Il primo tempo vede un Milan molto aggressivo, che cerca di bloccare con il primo pressing il possesso palla spagnolo, cercando di sopperire all’evidente differente tasso tecnico degli interpreti in campo. La scelta di Mihajlovic è più che azzeccata. Infatti, è grazie al costante pressing che i rossoneri riescono a recuperare molte palle nella zona mediana del campo ed a ripartire pericolosamente, soprattutto con la velocità di Niang, il quale da solo lotta contro Pepe e Varane. L’altro lato positivo di questa scelta di Mihajlovic è data dall’assenza di rifornimenti per CR7 & Co. Infatti, i tenori offensivi dei blancos ricevono pochi palloni giocabili, e quando li ottengono sono prontamente raddoppiati dai centrocampisti rossoneri. Il copione del primo tempo, dunque, viaggia sempre sullo stesso spartito, con il Milan che prova a fare la partita ed a più riprese chiama in causa Keylor Navas. Il portiere costaricense non può mai abbassare la guardia, dovendo fronteggiare spesso le sortite offensive dei rossoneri, tra le più pericolose quella di Niang, che in contropiede si beve Pepe ma poi al momento della conclusione scivola e nulla può, anche grazie alla tempestiva chiusura del numero 1 del Madrid.
Il secondo tempo inizia con una girandola di cambi sia da una parte che dall’altra. La scossa decisiva la dà comunque Benitez negli spogliatoi, spronando i suoi. I risultati si vedono subito, infatti, il Real inizia a girare e a mettere in difficoltà il Milan, soprattutto grazie alle pericolose percussioni di Isco e Jesè, che producono due ghiotte occasioni per Ronaldo e Kroos. Ma il Milan non ci sta, e con i neo entrati Bacca e Luiz Adriano mette in difficoltà la retroguardia spagnola. Soprattutto il colombiano, il quale in due occasioni chiama alla grande parata il portiere del Real, Casilla. Gli ultimi minuti, complice anche il caldo e la stanchezza dovuta alla preparazione estiva, vedono le squadra non alzare il ritmo ed affidarsi alla lotteria dei rigori per determinare la vincitrice di questa International Champions Cup.
Anche ai rigori si conferma un equilibrio già osservato nei 90 minuti di gioco. Nella lotteria dal dischetto si va ad oltranza, fino ad arrivare ai due portieri, dove Donnarumma all’undicesimo rigore sbaglia consegnando così il trofeo alla squadra di Benitez.
Al di là del risultato finale, però, Mihajlovic può essere molto soddisfatto della prestazione dei suoi, soprattutto in fase difensiva, sia Alex ed Ely, nella prima frazione, che Mexès, Zapata e Paletta, nella seconda frazione, hanno contrastato le sortite offensive del Real Madrid, dimostrando ottima personalità e passi da gigante rispetto alla scorsa stagione. Tournèè cinese dunque positiva per il Milan, che torna a casa con una vittoria nel derby ed un pareggio contro il Real Madrid, senza subire gol nei minuti regolamentari. Ottime indicazioni per i tifosi rossoneri, che in attesa di altri colpi di mercato, possono essere fiduciosi in vista della prossima stagione.
Mattia Carlomagno