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Analisi 30^ giornata Serie A

analisi 30

La 30^ giornata passerá alla storia non solo per gli importanti risultati maturati in zona Europa e retrocessione, ma anche per i tantissimi errori arbitrali, in particolare degli arbitri addizionali. Di quest’ultimi se ne capisce sempre meno la valenza, visto che fino ad ora hanno portato a risultati decisamente scadenti. Infatti per la prossima stagione si apre la possibilità di affidarsi alla tecnologia, evitando cosí di sperperare molti piú soldi per pagare gli arbitri addizionali. Molti sono i casi in cui gli arbitri centrali si sono trovati in difficoltà nel decidere se vi era o meno un rigore o se la palla avesse varcato completamente o meno la linea di porta o di fondo, e gli arbitri addizionali che per queste situazioni sono stati istituiti non hanno mai aiutato.

Ma andiamo ora ad analizzare i risultati di questa giornata:

GENOAGENOA 2-0 CAGLIARICAGLIARI

Partita giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Ciò regala spettacolo ed occasioni da rete per ambedue le squadre. Ad essere piú cinici sono i grifoni che conquistano i tre punti grazie alle reti di Niang e Iago Falque. Con questo successo Gasperini sogna ancora l’Europa League, mentre sulla sponda sarda c’é la decisione di andare tutti in ritiro per compattarsi e preparare al meglio questa volata finale di stagione, partendo dalla sfida di Domenica prossima col Napoli.

PARMAPARMA 1-0 JUVENTUSJUVENTUS

Clamoroso quanto successo al “Tardini“. Che il Parma non avrebbe reso vita facile ai bianconeri si sapeva, che gli uomini di Allegri potessero prendere sotto gamba questo match lo si poteva immaginare ma una vittoria assolutamente meritata da parte dei parmensi nessuno poteva mai pronosticarlo. Questo non fa altro che aumentare la stima e la riconoscenza verso una squadra che nonostante le abnormi difficoltà continua con grande dignitá ed orgoglio a dare il massimo su ogni campo contro qualsiasi avversario. A mandare in orbita gli emiliani ci ha pensato l’italo-argentino Mauri che conclude alla perfezione un contropiede condotto dalla squadra gialloblú. Gli uomini di Allegri sono lontani parenti di quelli visti in questa stagione, infatti la manovra risulta molto lenta ed impacciata. Latitano le occasioni da rete per i bianconeri vista anche l’ottima fase difensiva degli uomini di Donadoni. Nonostante la sconfitta la Juve rimane saldamente al comando,dato l’ampio margine di vantaggio sulla Lazio, seconda a 12 punti. La cosa positiva per la squadra di Allegri é che ora puó concentrarsi anima e corpo al quarto di finale di Champions League col Monaco. Per il Parma invece si parla addirittura di salvezza in caso di vittoria nel recupero col Genoa ma l’impresa rimarrebbe comunque ardua visti i 13 punti di distacco dall’Atalanta.

VERONAVERONA 0-3 INTERINTER

Vittoria quasi piú facile del previsto per i nerazzurri. Non una gran prestazione quella sfoderata dagli uomini di Mancini che concretizzano tre delle quattro occasioni da rete avute: inizia Icardi che deposita in rete un cross di Palácio; nella ripresa é il n.8 nerazzurro a mettere in rete su cross del compagno di reparto argentino; i veronesi hanno l’occasione per accorciare le distanze con Toni che peró si fa parare il rigore da Handanovic; subito dopo il rischio corso Palácio va vicino al 3 a 0 ma il suo tiro finisce sul palo; a porre la parola fine al match ci pensa Moras che devia nella propria porta un cross di D’Ambrosio. Per Mandorlini una sconfitta che arriva dopo la rimonta subita in casa dal Cesena, quindi piccola crisi per gli scaligeri a cui il tecnico dovrá porre subito rimedio. Mancini puó tornare a sorridere dal punto di vista del risultato, in vista soprattutto del derby di Domenica, in cui l’Inter dovrá fare a meno di Brozovic e Guarin che verranno squalificati dal Giudice Sportivo.

CESENACESENA 0-1 CHIEVOCHIEVO

Match decisamente piú noioso di quanto si potesse immaginare. Due squadre molto bloccate dalla paura di giocare e scoprirsi. A deciderla ci pensa un guizzo di Pellissier che approfitta di un’uscita a vuoto di Leali. Di Carlo ora dovrá fare un vero miracolo per ottenere la salvezza data la contemporanea vittoria dell’Atalanta. Maran puó ritenersi contento di aver messo un altro mattoncino sulla permanenza del Chievo in Serie A.

ATALANTAATALANTA 2-1 SASSUOLOSASSUOLO

Era una partita veramente delicata quella a cui andavano incontro i bergamaschi. Gli uomini di Reja non hanno deluso dando fondo a tutte le loro energie. Non é stato facile visto che il Sassuolo non ha mollato fino all’ultimo secondo. Ad aprire la sfida ci ha pensato Denis che con una spettacolare rovesciata punisce l’ex della partita Consigli. I neroverdi non ci stanno e nella ripresa pareggiano i conti in contropiede con Berardi. La Dea non si arrende e si ricatapulta in avanti alla ricerca del vantaggio, che arriva ancora una volta col “Tanque” Denis che realizza un calcio di rigore. Nel finale vengono espulsi Biava e Missiroli per doppia ammonizione. Tre punti che servono a rigenerare l’ambiente nerazzurro dopo le contestazioni della settimana scorsa. Per Di Francesco c’é comunque la conferma che la squadra lo segue e questo é un bel segnale in vista del finale di stagione.

LAZIOLAZIO 4-0 EMPOLIEMPOLI

Un risultato fantastico, una squadra fantastica, un allenatore fantastico, in sintesi una giornata perfetta quella vissuta dai tifosi biancocelesti. Tutto é andato come doveva andare, un 4 a 0 secco, imperioso, che non lascia spazio ad altri commenti. La partita si sblocca giá al 4′ con Mauri che colpisce perfettamente di testa su cross di Cavanda. Raddoppia Klose con la stessa modalitá del gol precedente. Sul finire di primo tempo Candreva lascia partire una sassata dai 35 metri su cui Sepe non puó nulla. Nella ripresa la squadra di casa rimane in 10 per la doppia ammonizione a Novaretti. Chiude la gara Felipe Anderson che ribadisce in rete una parata del portiere avversario su un suo precedente tiro. L’Empoli ci prova a mettere in difficoltà i biancocelesti ma puó ben poco contro l’organizzazione difensiva impostata da Pioli. Per i laziali é finalmente sorpasso sui cugini giallorossi ed ora si sogna quel qualcosa in piú che si chiama Scudetto, ma la Juve é lontana 12 punti e nella prossima giornata c’é Juve – Lazio. Per Sarri una disfatta che non cancella tutto quello che di buono si é fatto fino a questo momento. Si é semplicemente affrontata una squadra troppo piú forte, e troppo in forma per potergli tener testa. L’imperativo é pensare alla prossima sfida.

NAPOLINAPOLI 3-0 FIORENTINAFIORENTINA

Riscossa doveva essere e riscossa c’é stata. In un sol colpo il Napoli vince contro una diretta concorrente e sale al 4o posto in classifica superando Sampdoria e Fiorentina. La partita in realtá non regala emozioni da subito, infatti ci vuole una palla recuperata da Gargano a centrocampo per dare il via all’offensiva azzurra che si concretizza con l’assist di Higuain per Mertens, il quale piazza il pallone nell’angolo piú lontano, dove Neto non puó arrivare. La Viola é praticamente nulla in campo e rischia il raddoppio con un tocco involontario di Basanta che costringe il proprio portiere al miracolo. Il Napoli realizzerebbe il 2 a 0 con Higuain ma l’arbitro addizionale non é dello stesso parere. Nella ripresa é ancora dominio partenopeo con il “Pipita” che sbaglia davanti a Neto. Benitez inserisce Hamsik che si fa trovare subito pronto punendo l’estremo difensore avversario con un tocco ravvicinato. I minuti finali sono puro garbage-time: Borja Valero tira di poco fuori su errore di Andujar e Callejon mette dentro su un delizioso e preciso cross di Insigne. Per il Napoli é una vittoria importante, che riporta il sereno in societá, squadra e tifosi. Il ritiro peró rimane fino alla sfida di Giovedí col Wolfsburg. Tutt’altro clima nello spogliatoio toscano con un Montella piuttosto sconcertato dalle due prestazioni offerte dai suoi in due match importanti come quelli contro Juve e Napoli. Servirá tutt’altra mentalitá e tutt’altro atteggiamento contro la Dinamo Kiev in Europa League.

TORINOTORINO 1-1 ROMAROMA

Il risultato finale farebbe pensare ad un match equilibrato, invece se la sfida é finita in paritá, é solo per demeriti dei giallorossi che non hanno saputo concretizzare le tantissime chance da gol avute. I granata per lo piú si limitano a difendere e ripartire, mentre gli ospiti fanno girare palla e tirano continuamente da fuori. Nella ripresa la Roma prova maggiormente le incursioni in area e su una di queste De Rossi va giú sul tocco di Moretti: per l’arbitro é rigore, dal dischetto va Florenzi che non sbaglia. Il Toro reagisce: Bruno Peres scatta sulla fascia destra, crossa dal fondo, Gazzi anticipa De Sanctis servendo Maxi Lopez che a porta vuota non puó sbagliare. Proteste da parte degli uomini di Garcia che chiedevano la rimessa dal fondo visto che Bruno Peres ha crossato quando la palla era giá uscita. In realtá la moviola dirá che il pallone non é uscito tutto e quindi era giocabile, infatti il regolamento dice che la palla é fuori dal rettangolo di gioco quando non ha alcun contatto con la linea. Per Ventura un punto che di certo non l’avvicina alla zona Europa, mentre per i gialllorossi oltre al danno dei due punti persi c’é la beffa del sorpasso laziale. A maggior ragione la Roma dovrá dare fondo a tutto per riconquistare il secondo posto, altrimenti rischia non solo le contestazioni dei propri tifosi, ma anche le pressioni delle squadre che la rincorrono.

UDINESEUDINESE 1-3 PALERMOPALERMO

Entrambe dovevano vincere per mettersi alle spalle un periodo negativo fatto di risultati scadenti e brutte prestazioni. Una sola é riuscita nell’intento: il Palermo. La squadra rosanero parte forte e sblocca la gara con Lazaar che punisce Karnezis con un tiro preciso e potente da 35 metri. A questo punto ci dovrebbe essere la reazione friuliana, ed invece gli ospiti imperversano nella metá campo avversaria con Dybala, il quale serve all’indietro Rigoni che deve solo appoggiare in rete. Udinese non pervenuto. Nella ripresa é ancora Palermo con Chocev che mette dentro di testa su un cross proveniente dalla destra, realizzando cosí il suo primo gol in Serie A. La riscossa dei padroni di casa é affidata come sempre a Totó Di Natale che realizza il gol della bandiera. Stramaccioni dovrá lavorare molto sulla testa dei suoi che sembrano aver finito il campionato in anticipo, mentre Iachini puó ritenersi soddisfatto di quanto visto.

MILANMILAN 1-1 SAMPDORIASAMPDORIA

Concludiamo col posticipo serale, andato in scena a “San Siro“. Il Milan parte meglio, anche se non crea particolari occasioni da rete, anzi é Eto’o ad andare vicino al bersaglio con un tiro a giro da fuori area. Nella ripresa la sfida s’accende proprio grazie al camerunense che serve sul filo del fuorigioco Soriano, il quale davanti a Diego Lopez non puó assolutamente sbagliare. La reazione rossonera é sterile fino a quando Bonaventura dalla bandierina trova De Jong che colpisce il pallone in rovesciata, Duncan si trova sulla traiettoria e devia involontariamente nella propria porta spiazzando Viviano. Da qui il Milan riparte: Suso riceve palla sulla destra, si accentra e scarica un sinistro che se fosse finito in porta sarebbe stato un grandissimo gol, ma per sua sfortuna sbatte contro il palo. Inutile il forcing finale dei padroni di casa. Per la squadra rossonera é un punto che serve a poco visto l’obiettivo fissato nel pre-partita, mentre per Mihajlovic é la dimostrazione che i suoi possono giocarsela contro chiunque, grazie anche alla presenza di un campione in rosa: Samuel Eto’o. Su di lui i tifosi blucerchiati poggiano le maggiori speranze di disputare la prossima stagione una competizione europea.

Raffaele Cautiero

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