La 34a giornata si é contraddistinta per l’assegnazione del 31^ scudetto alla Juventus. Un successo per 1–0 contro la Sampdoria ha permesso ai bianconeri di festeggiare con 4 giornate d’anticipo la vittoria del campionato.
Ma non é stato l’unico evento importante di questo turno, infatti dobbiamo registrare il sorpasso della Roma sulla Lazio, la riconquista del 5o posto da parte della Fiorentina e la riapertura del discorso salvezza con il Cagliari che grazie ai 3 punti conquistati contro il Parma si porta a –6 dall’Atalanta.
Andiamo allora ad analizzare questi cambiamenti di classifica a pochi turni dalla fine del torneo.
SAMPDORIA – JUVENTUS 0-1
La Juve non ha intenzione di rimandare la “questione scudetto” ad altre giornate ed allora fornisce una prestazione solida, concreta, che le permette di festeggiare la vittoria e il titolo in un sol colpo. La partita non é particolarmente entusiasmante. La troppa tattica e tensione non agevola lo spettacolo, ma su un contropiede condotto al meglio dalla squadra bianconera arriva il gol che vale una stagione: cross dalla destra sul secondo palo dove si avventa Vidal che di testa prende in contropiede Viviano e sigla il vantaggio per i suoi. Nei secondi 45 minuti i sampdoriani provano a spingere alla ricerca del pareggio, ma l’assenza di Eder si fa sentire. Gli unici a rendersi pericolosi per i padroni di casa sono Muriel e Bergessio ma le loro conclusioni non prendono alla sprovvista Buffon. Finisce quindi 1–0 per la squadra di Allegri che puó adesso pensare di rendere concreto il sogno chiamato Champions League. Mihajlovic deve immediatamente far cambiare marcia ai suoi, dato che la 5a posizione é andata perduta per via del sorpasso della Fiorentina, ma tutto sará in discussione fino alla fine.
SASSUOLO – PALERMO 0-0
Ci si aspettava una partita piú aperta, con piú occasioni ed invece ne esce uno scialbo 0–0, frutto dell’atteggiamento da amichevole estiva da parte di entrambe le formazioni. Un punto che di certo non migliora le rispettive posizioni ma che nello stesso tempo le consolida.
ROMA – GENOA 2-0
Era una sfida importante per tutte e due le squadre ma a scendere in campo é una sola, la Roma, ormai definitivamente rinata. La squadra di Garcia si mostra da subito piú in palla dei grifoni e va in vantaggio intorno alla mezz’ora: Doumbia salta un uomo e davanti a Perin non sbaglia. Nella seconda frazione s’immagina una squadra rossoblú un pó piú aggressiva invece é ancora la formazione di casa ad andare piú volte vicino al raddoppio. Il 2–0 arriva nell’ultimo minuto di gioco con Florenzi che recupera una palla nella propria metá campo, si fa 70 metri di corsa, e davanti al portiere avversario la piazza sotto la traversa. Un gol fantastico che dimostra il perfetto stato di forma del gioiellino di scuola Roma. Gli uomini di Garcia raggiungono quota 64 e superano i cugini laziali, ma la lotta per la qualificazione alla fase a gironi di Champions League durerá fino all’ultimo minuto di campionato. Gasperini, dati i risultati delle dirette avversarie, puó ancora sperare nella conquista di un posto nella prossima edizione dell’Europa League.
FIORENTINA – CESENA 3-1
Nel momento piú importante della stagione torna la Fiorentina di Montella col suo gioco e risultati. La Viola va in vantaggio grazie ad un calcio di rigore conquistato da Borja Valero: dal dischetto va Ilicic che non sbaglia. Lo sloveno si ripete poco dopo siglando il raddoppio dei padroni di casa. Gli emiliani provano a reagire ma alla prima occasione subiscono il 3–0, siglato da Gilardino. A questo punto i gigliati mollano un pó la tensione e vengono subito puniti da Rodriguez, che segna con un perfetto tiro a giro. Defrel ha la chance di accorciare ulteriormente le distanze ma la spreca. Per Montella é una vera e propria boccata d’ossigeno in vista delle semifinali di Europa League col Siviglia. Di Carlo invece chiede ai suoi di dare tutto fino alla fine indipendentemente da come andrá a finire il torneo.
INTER – CHIEVO 0-0
Era l’opportunità per l’Inter di agguantare la 5a o 6a posizione, ed invece ricade nei suoi vecchi errori non riuscendo ad andare oltre lo 0–0 casalingo contro il Chievo. Avevamo detto nel “Preview” che Maran non avrebbe di certo lasciato vincere facilmente i nerazzurri ed infatti cosí é stato. I padroni di casa sono lenti nel far girare palla e di spazi non se ne trovano. L’occasione migliore ce l’ha Vidic ma il suo colpo di testa finisce sul palo. I veronesi provano a far male con veloci contropiedi ma prima Biraghi calcia sulla traversa e poi Paloschi si fa parare la conclusione da Handanovic. Mancini non se la prende piú di tanto con i suoi, capendo i limiti della sua squadra e le difficoltà a cui sono andati incontro in questo match. Per Maran é un’iniezione di fiducia importante in vista del derby di Domenica.
ATALANTA – LAZIO 1-1
Una bellissima partita, giocata bene da entrambe le squadre. Iniziano forte i biancocelesti che vanno piú volte vicino alla rete con Keita. I bergamaschi rispondono con Biava che si fa trovare pronto su azione d’angolo, colpendo di testa alle spalle di Marchetti. Il vantaggio orobico galvanizza i padroni di casa e demoralizza un pó gli ospiti. Bisogna andare direttamente alla ripresa per annotare un’altra occasione da rete che si tramuta in gol: calcio d’angolo a favore dei capitolini, rovesciata di Parolo e palla nell’angolino. É 1–1. Da qui la partita si stabilizza, le due squadre hanno paura di prendere reti e quindi il risultato finale non puó che essere di paritá. Un punteggio che danneggia sia i bergamaschi, dato che il loro distacco dalla terz’ultima si é accorciato a 6 punti, sia i laziali che si sono visti sorpassare dalla Roma, ora avanti di un solo punto. Entrambe le situazioni di classifica si risolveranno solo all’ultima giornata quindi sia per Reja che per Pioli c’é ancora tanto su cui lavorare.
VERONA – UDINESE 0-1
Risultato a sorpresa al “Bentegodi“. Nella sfida tra due grandi campioni, quali sono Toni e Di Natale, vince il n.10 campano che decide la sfida grazie ad uno straordinario colpo di tacco. Il match si disputa su due frazioni di gioco completamente diverse: nella prima i gialloblú provano ad impensierire Karnezis, ma a parte una punizione di Marquez, latitano le chances da rete; nei secondi 45 minuti i friuliani si portano in avanti con Thereau ma solo l’ingresso di Totó da la possibilità alla squadra bianconera di tornarsene a casa con i tre punti. Mandorlini ha l’opportunità di riscattarsi giá Domenica nel derby, mentre Stramaccioni puó ammirare la 206ma meraviglia di Di Natale e sperare che lo stesso n.10 possa continuare a regalarne altre nelle prossime stagioni.
NAPOLI – MILAN 3-0
Come da pronostico, il Napoli annienta il Milan, anche se il compito si é rivelato piú duro del previsto. La sfida in realtá si decide giá dopo 43 secondi: De Sciglio manda per le terre Hamsik in area di rigore; Mazzoleni assegna calcio di rigore e rosso per il milanista; dal dischetto va Higuain che si fa parare la conclusione da Diego Lopez. I partenopei assediano la metá campo ospite per tutto il primo tempo ma su un contropiede della squadra rossonera rischiano di subire gol: Bocchetti crossa per Bonaventura che di testa prende il palo. Nella ripresa il Napoli effettua un possesso palla piú veloce e le occasioni aumentano. A 20 minuti dal termine David Lopez serve in profondità Callejon, Paletta intercetta, sul pallone si avventa Hamsik che non sbaglia. Da qui si scatena l’uragano azzurro: dopo 3 minuti dal vantaggio Mertens sguscia via alla difesa avversaria, serve Higuain che spiazza Diego Lopez. Passa un minuto e Ghoulam crossa dal fondo, il Pipita devia verso la porta rossonera, l’estremo difensore avversario respinge sui piedi di Gabbiadini che di tacco mette dentro. 3–0 Napoli in 6 minuti. Nel finale ancora Mertens ha l’occasione per il 4–0 ma Diego Lopez ci arriva. Benitez puó ora preparare al meglio i suoi uomini in vista della doppia sfida col Dnipro, che forse regalerá una finale, che il popolo azzurro aspetta da circa 20 anni. Inzaghi si lecca le ferite, se la prende con l’arbitro per la repentina espulsione ed annuncia che dalla prossima giornata in poí fará esordire molti giovani. A proposito di ció da segnalare in questo match la presenza contemporanea in campo di due giocatori delle rispettive Primavere: Felicioli per il Milan, Luperto per il Napoli.
CAGLIARI – PARMA 4-0
Tutto facile per la squadra di Festa che disintegra il Parma e guarda con fiducia al discorso salvezza. Pronti, via e subito sardi in vantaggio con Ekdal, abile a risolvere una mischia in area. I parmensi provano le conclusioni da fuori con Mauri, ma l’italo – argentino non é mai preciso. Allo scoccare del quarto d’ora arriva il raddoppio dei padroni di casa con Farias. A questo punto gli uomini di Donadoni spariscono dal campo e subiscono il 3–0 con M’Poku. Nel secondo tempo gli emiliani entrano in campo piú volenterosi ma l’unica chance davvero pericolosa che riescono a creare é con Gobbi che sfiora il palo con un sinistro al volo incrociato. La parola fine alla sfida la mette Cop, bravo a farsi trovar pronto su cross di Avelar. 12 punti in palio, tutto puó succedere, Festa ed i suoi hanno promesso che crederanno fino all’ultimo secondo alla salvezza. Donadoni deve far fronte alle continue problematiche societarie e non. In settimana ha rescisso il contratto Belfodil, ed intanto in allenamento scoppia la rissa tra Lila e Prestia per un presunto atteggiamento troppo aggressivo da parte dell’albanese durante la partitella. Il mister gialloblú é stato addirittura costretto a sospendere la seduta. Intanto sul fronte societario é stata aggiornata l’asta per l’acquisizione del club, dato che a quella scaduta ieri non vi é stata alcuna offerta.
TORINO – EMPOLI 0-1
La giornata si é chiusa all'”Olimpico” di Torino, dove i granata si trovavano ad affrontare un Empoli, voglioso di conquistare la salvezza aritmetica. Risultato raggiunto grazie ad una clamorosa papera di Padelli dopo 3 minuti. I toscani consolidano il vantaggio grazie al solito gioco di squadra che porta con sé alcune occasioni da rete non sfruttate come il palo di Vecino e la conclusione di Saponara, parata da Padelli e poi definitivamente respinta da Maksimovic. I padroni di casa soffrono terribilmente le iniziative degli ospiti ma riescono a mantenere lo scarto di un solo gol. Nel secondo tempo i tifosi si aspettano un Torino piú intraprendente ma é ancora l’Empoli a farsi avanti, senza peró riuscire a gonfiare la rete. Solo nel finale i granata creano occasioni con Quagliarella, Maxi Lopez ed El Kaddouri ma la mira é fortemente imprecisa. Ventura nonostante la sconfitta crede ancora nella possibilità di accedere alla prossima Europa League. Sarri invece puó festeggiare una salvezza acquisita contro tutti i pronostici, ma la parte piú dura viene adesso, cioé il sapersi riconfermare.
Raffaele Cautiero