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ANALISI SUL MERCATO DELL’INTER

Il 31 agosto, alle ore 23, si è conclusa la lunga ed estenuante sessione estiva di calciomercato. Vediamo nel dettaglio tutti i movimenti dell’Inter.

Mancini aveva chiesto una rivoluzione, e rivoluzione è stata. Squadra rinforzata in tutti i reparti, con qualche cessione eccellente (e rischiosa) che sicuramente non ha messo d’accordo tutti.

Per quanto riguarda i colpi in entrata l’Inter ha lavorato egregiamente e infatti può vantare un mix di giocatori con esperienza, tecnica, talento e fisico (elemento, quest’ultimo, fondamentale in tutte le squadre di Mancini). Anche per quanto riguarda il mercato in uscita l’Inter può ritenersi ampiamente soddisfatta, tanti gli incassi provenienti dalle cessioni dei cosiddetti esuberi, da quelle eccellenti di Hernanes e Kovacic e dal riscatto di Ricky Alvarez da parte del Sunderland. In più è stato ceduto Shaqiri allo Stoke City, lo svizzero era stato acquistato dall’Inter a gennaio in prestito con obbligo di riscatto di 15 milioni da versare a giugno.

Sicuramente è la difesa il reparto in cui l’Inter è intervenuta con maggior decisione. Dopo qualche tentennamento iniziale Handanovic ha deciso di rimanere all’Inter, con il solito vice Carrizo e il terzo portiere Berni. Al centro della difesa troviamo l’esperto Miranda, prelevato dall’Atletico Madrid di Simeone e il giovane e promettente Murillo, granitico difensore colombiano proveniente dal Granada. Gli altri centrali di difesa sono Ranocchia, Vidic (ancora in convalescenza dopo l’operazione alla schiena) e Juan Jesus (impiegato da terzino nelle prime due prime partite di campionato). Proprio per quanto riguarda i terzini è arrivato Montoya dal Barcellona per la fascia destra e, colpo dell’ultimissimo giorno di mercato, Alex Telles  dal Galatasaray per la fascia sinistra. Presenti e arruolabili anche Nagatomo Di Marco Dodo D’Ambrosio e Santon (confermato dopo qualche voce iniziale che lo voleva in odore di cessione).

Per quanto riguarda il centrocampo Mancini, dopo il rifiuto di Yaya Toure, ha chiesto e ottenuto il giovane e talentuosissimo centrocampista francese Kondogbia. Fiore all’occhiello di questa campagna acquisti, sia per il costo non proprio agevole dell’operazione (35 milioni) sia per la grande rilevanza mediatica ottenuta dalla trattativa che ha visto duellare le due squadre di Milano. Altro rinforzo più volte richiesto dal mister è stato Felipe Melo, uomo di fiducia del tecnico di Jesi e giocatore che porta carattere e personalità nel giovane centrocampo nerazzurro. Piacevole sorpresa del precampionato dell’Inter è stato senza ombra di dubbio Gnoukouri, il giovanissimo centrocampista ivoriano che sembra aver conquistato Mancini e che sono certa vedremo spesso in campo. Completano il reparto il croato Brozovic, uno dei pochi superstiti del mercato di gennaio, Fredy Guarin e il pitbull cileno Gary Medel.

I colpi in entrata del reparto avanzato nerazzurro stentavano a decollare, bloccati da Salah e dalla tardiva cessione di Shaqiri. Ma, una volta decollati, non hanno sicuramente deluso i tifosi interisti. Perisic, il duttile nazionale croato che all’occorrenza può giocare sia da ala destra che da ala sinistra, è giunto alla corte del Mancio dopo ben due mesi di corteggiamento. Jovetic, vecchia conoscenza della Fiorentina, è tornato nel campionato italiano e il suo inizio non è di certo passato inosservato. L’Inter si trova a punteggio pieno e la firma dei gol vittoria è sempre stata la sua. Anche lui è un giocatore che può ricoprire più ruoli in attacco e se la forma fisica lo accompagna sono certa che darà una grossa mano alla squadra. Sfumato Eder, l’Inter ha virato con decisione su Adem Ljajic. L’attaccante proveniente dalla Roma arriva all’Inter in prestito con diritto di riscatto. Altro nome nuovo per l’attacco è il classe ’97 Rey Manaj, acquistato dalla Cremonese di Gigi Simoni e di cui si parla un gran bene. Prima punta, fisico possente e fiuto del gol, paragonato dallo stesso Simoni a Bobo Vieri. Beh, non proprio un paragone da niente. Completano il reparto la vecchia conoscenza Biabiany, il capocannoniere della Serie A Mauro Icardi e il sempre affidabile Rodrigo Palacio.

Dopo una campagna acquisti così sontuosa di sicuro Mancini e l’Inter non hanno più alibi, devono lottare per tornare in Champions (obiettivo principale). Poi c’è chi si spinge oltre e parla di scudetto, ma secondo me è un discorso prematuro. La rosa c’è, i nomi sono di tutto rispetto ma la squadra è totalmente nuova. Mancini deve trovare il giusto assetto, amalgamare bene la squadra e i giocatori devono creare affiatamento. Magari non sarà lotta scudetto, anche se tutti gli interisti se lo augurano ma ambire al terzo posto è davvero il minimo sindacale.

ACQUISTI

MURILLO (Dif, Granada, D)
KONDOGBIA (Cen, Monaco, D)
MIRANDA (Dif, Atletico Madrid, D)
MONTOYA (Dif, Barcellona, P)
BIABIANY (Cen, Parma, S)
JOVETIC (Att, Manchester City, D)
PERISIC ,(Att, Wolfsburg, D)
FELIPE MELO (Cen, Galatasaray, D)
ALEX TELLES (Dif, Galatasaray, P)
LJAJIC (Att, Roma, P)

CESSIONI

BENASSI (Cen, Torino, D)
KUZMANOVIC (Cen, Basilea, D)
OBI (Cen, Torino, D)
CRISETIG (Cen, Bologna, D)
KRHIN (Cen, Granada, D)
BARDI (Por, Espanyol, P)
LONGO (Att, Frosinone, P)
PUSCAS (Att, Bari, P)
SHAQIRI (Att, Stoke City, D)
KOVACIC (Cen, Real Madrid, D)
BIRAGHI (Dif, Granada, P)
TAIDER (Cen, Bologna, D)
ANDREOLLI (Dif, Siviglia, P)

FORMAZIONE TIPO

Allenatore: Roberto Mancini

Modulo: 4-3-3

HANDANOVIC

SANTON – MIRANDA MURILLO ALEX TELLES

BROZOVICFELIPE MELOKONDOGBIA

PERISIC ICARDIJOVETIC

 

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