Nell’ anticipo della 37° giornata la Juventus, reduce dal successo nella finale di Coppa Italia contro la Lazio, ospitano allo Stadium, dove a fine partita ci sarà la premiazione per il 33esimo scudetto, un Napoli motivato e in cerca di punti per recuperare il distacco dalle romane per la zona Champions, potendo sfruttare anche a suo favore il derby capitolino di questa settimana.
Come nelle ultime uscite Allegri schiera una formazione titolare zeppa di gregari e di giocatori che, rientrati dagli infortuni, cercano la migliore condizione, vedi Barzagli, Pogba e Asamoah.
Tutti a disposizione invece per il Napoli.
Juventus ( 4-3-1-2 ): Buffon, Asamoah, Ogbonna, Barzagli, Padoin, Pogba, Marchisio, Sturaro, Pereyra, Coman, Morata.
Napoli ( 4-2-3-1 ): Andujar, Ghoulam, Britos, Albiol, Maggio, Gargano, Lopez, Mertens, Insigne, Callejon, Higuain.
Non si fa in tempo a partire che i bianconeri al 13’ passano subito in vantaggio con Coman che serve un una palla deliziosa a scavalcare la linea difensiva a Pereyra che da solo davanti al portiere non può sbagliare siglando così il secondo gol stagionale in campionato. Il Napoli stordito e un po’ incredulo, aspettandosi forse una Juventus un po’ più arrendevole, non crea praticamente nessun pericolo alla porta difesa da Buffon e di par suo la Juventus si limita a gestire il vantaggio. Il momento più emozionante della prima metà gara è senz’altro quando la Curva Sud con uno striscione va a ricordare e celebrale i 39 tifosi caduti nella tragica finale all’ Heysel del 29 Maggio 1985.
Secondo tempo che inizia con due novità in campo, Bonucci per Barzagli ( qualche fastidio muscolare ) e a sorpresa Gabbiadini per un impalpabile Higuain. Pronti via e Napoli subito in gol al 50’ con Lopez che respinge in rete una grande parata d Buffon su rigore calciato da Insigne assegnato per fallo di mano di Asamoah. Partita che diventa più divertente con continui cambi di fronte, da una parte Coman e Morata che sembrano imprendibili ma sbagliano sempre l’ultimo passaggio, dall’ altra Lopez va vicino alla doppietta con un tiro al volo poco dentro l’area ma Buffon risponde da par suo ricordando di essere sempre il numero 1 dei numeri 1. Proprio quando il Napoli sembra il più vicino a segnare il gol del vantaggio è la Juventus a pescare il jolly con un grande controllo di Sturaro al limite che lascia sul posto Albiol e, anche grazie a una deviazione di Maggio sul tiro, fa 2-1. Reazione rabbiosa degli uomini di Benitez, che con questo risultato sarebbero quasi definitivamente fuori dalla prossima Champions, ma è sempre la Juventus ad andare più vicina al gol con un contropiede fulmineo innescato dalla velocità di Coman con Pepe ( subentrato poco prima al posto di Pereyra ) che sbaglia l’ ultimo passaggio in area con due uomini bianconeri praticamente soli. Partita che si accende, Britos perde la testa dando una testata sul volto di Morata a palla lontana che lo aveva leggermente spinto, espulsione e rigore poiché l’episodio è accaduto in area. Pirlo lascia la palla a Pepe che trasforma con freddezza e chiude la partita sul 3-1.
Lo Juventus Stadium, inviolato anche in questa stagione, si tinge del Tricolore, è ancora festa, per la quarta volta consecutiva!
Maurizio Dattilo