
Diciamo la verità: non è che il calcio statunitense abbia mai generato tanto appeal. Eppure, in alcune circostanze gli USA hanno tentato di fidelizzare i propri appassionati allo sport verso una delle discipline più seguite sul pianeta. Il “soccer” della MLS attualmente vanta alcune presenze illustri, tra tutte Andrea Pirlo. Ma ciò che i New York Cosmos riuscirono a tirar su tra il 1975 e il 1980 è probabilmente irripetibile, fuori anche dalla portata del primo emiro multimiliardario che vi viene in mente.
All’epoca la MLS non c’era, e la lega calcistica americana si chiamava NASL. I Cosmos divennero l’approdo di numerosi giocatori di classe mondiale e che intendevano chiudere la carriera in grande stile (almeno dal punto di vista economico e di visibilità). Come riununciare quindi ai due giocatori più famosi dell’epoca? I primi due colpacci dei Cosmos furono infatti Pelè e Franz Beckenbauer. Si narra che un dirigente del club newyorchese, in occasione dell’esordio, si arrabbiò parecchio: “Dite a quel crucco di venire avanti! Non spendiamo milioni di dollari per un tizio che se ne sta tutto il tempo in difesa!”. Chapeu, mai vista tanta ignoranza messa insieme!

Oltre a questo duo divino, la squada si fregiò della presenza di un altro brasiliano-campione-del-mondo come Carlos Alberto. Non paga, la Grande Mela ebbe anche l’onore di ospitare il leggendario Johan Neeskens, autentico monumento vivente dell’Ajax e del Barcellona e massimo esponente, assieme a Cruijff, del concetto di Calcio Totale. Dulcis in fundo, per spalleggiare ‘O Rei venne ingaggiato l’ex laziale Giorgio Chinaglia, per il quale i dollari diventeranno in seguito una croce e una delizia.

Pochi sanno che l’allenatore di questo dream team era un italo-sudafricano che, da giovane, aveva persino vestito la casacca della Nazionale azzurra. Eddie Firmani, ex bomber di Samp, Inter e Genona, vanta una lunga militanza sulle panchine degli States, terminata nel 1996. I Cosmos, per la cronaca, hanno saputo far fruttare gli ingaggi miliardari, vincendo ben cinque campionati. Tuttavia, la NASL generò meno verdoni di quanto auspicavano gli investitori più ottimisti, e la lega venne sciolta nel 1984. Essa però è tornata in vita nel 2013 ed i Cosmos sono giocoforza risorti. Il presidente è Pelè, in panchina siede l’italo-venezuelano Giovanni Savarese. Nel roster nei newyorchesi sono presenti gli spagnoli Raúl (si, proprio lui!) e Marcos Senna, oltre all’ex livornese Gaston Cellerino. Insomma, il calcio statunitense difficilmente raggiungerà le vette di quello europeo o sudamericano, ma di certo ogni tanto tira fuori delle belle storie da raccontare, almeno dal punto di vista promozionale e ludico. Di Alexi Lalas parleremo un’altra volta!