Vecino, è sicuramente uno dei calciatori che sta stupendo di più in questo inizio di campionato. L’italo-uruguaiano, partito per far da vice a Mario Suarez ha rapidamente scalato le gerarchie di Sousa, dimostrando che l’ottima stagione con l’Empoli di Sarri non era stato frutto del caso. Ora, il giovane talento (che ha già giocato nell’under 20 uruguaiana), si è preso il suo posto nella mediana viola assieme a Badelj, relegando in panchina proprio il più quotato Mario Suarez. Il classe 91’, ha recentemente rilasciato un’intervista al “Corriere” in cui ha parlato del momento della Fiorentina: “Stare al primo posto è bellissimo, una grande soddisfazione, ce la stiamo godendo, ma sappiamo che nel calcio conta solo il presente.” Ha poi parlato del prossimo match contro il Napoli, usando parole al miele nei confronti del suo ex tecnico Sarri: “Se sono qui è in gran parte grazie a lui, perché dopo Cagliari ho fatto un passo avanti molto importante. Mi ha sempre dato fiducia, fin dal primo giorno, facendomi giocare e migliorandomi tatticamente e difensivamente. E’ uno che parla chiaro, ha grande carisma, con due parole ti colpisce dentro. A volte però può anche far male, mi faceva arrabbiare quando a caldo, dopo la partita mi diceva tutto in faccia, però poi capisci che lo sta facendo per migliorarti. Mi diceva: ‘Ti devi preoccupare quando un allenatore non ti dice nulla…”. Ha poi rilasciato una battuta al proposito del proprio passaporto italiano: “A Conte direi di no. So che mi sta seguendo ma non bastano tre anni per sentirmi italiano.” Onore a lui, sono sempre di più i calciatori che voltano le spalle alla propria patria pur di giocare in una nazionale.
-Mattia Di Civita