Al sorteggio di Montecarlo tutti erano contenti, tutti felici, c’era chi a Madrid già preparava il viaggio per Berlino, ma al contempo anche i tifosi bianconeri esultavano… ma come, esultano perché hanno pescato la squadra campione d’Europa e del Mondo!?!? Si perché tutto il mondo juventino sa bene che a prescindere dal differente tasso tecnico tra le squadre, nelle fasi finali la Vecchia Signora ha sempre avuto la meglio sui rivali spagnoli.
La squadra di casa guidata dall’ex mai troppo amato Ancellotti, torna ad avere la sua veste classica, un 4-3-3 tutto votato all’attacco: Casillas, Marcelo, Varane, S. Ramos, Carvajal, Isco, Kroos, J. Rodriguez, Ronaldo, Benzema, Bale.
La Juve si presenta a Madrid col vantaggio seppur minimo della partita di andata e con la formazione migliore possibile, avendo recuperato quasi tutti gli indisponibili. Classico 4-3-1-2 per mister Allegri: Buffon, Evra, Chiellini, Bonucci, Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Vidal, Tevez, Morata.
Recuperi importanti quindi per entrambe le squadre, Benzema da un lato, Pogba dall’altro. Arbitra lo svedese Eriksson.
Partita che inizia e come prevedibile è il Real ad avere il pallino del gioco cercando di schiacciare la Juve nella propria metà campo, che però si difende in modo ordinato e organizzato e riesce anche a creare qualche azione interessante sempre grazie al solito palleggio e giropalla ragionato. Sono comunque gli spagnoli a creare le azioni più pericolose seppur con tiri da fuori con la punizione del solito Ronaldo che va oltre la traversa e il bolide di Bale prontamente respinto da Buffon. Momento decisivo è il 23’ quando James viene atterrato in area dal solito intervento scomposto di Chiellini; è rigore, che il solito CR7 realizza portando il Real in vantaggio.
Nonostante lo svantaggio i bianconeri non sembrano aver accusato il colpo, consapevoli che basterebbe un goal per qualificarli e il primo tempo continua e finisce con la grande pressione del Real che ha un’altra grande occasione con Benzema in area ma con la Juve che riesce a respingere colpo su colpo gli assalti.
Secondo tempo che inizia con una Juve più arrembante cosciente che deve trovare la via delle rete fruttando anche un leggere calo fisico degli spagnoli, e dagli sviluppi di una punizione dalla destra del solito Pirlo arriva il pareggio con Vidal che rimette al centro la respinta di Casillas, sponda aerea di Pogba verso il dischetto e il canterano Morata che anticipa Carvajal calciando la palla in rete. Adesso la partita è più divertente con il Real che cerca l’assedio e almeno un goal per i possibili supplementari con Bale tra i più pericolosi e la Juve che risponde con contropiedi da cardiopalma con Marchisio prima e Pogba poi che falliscono il possibile colpo del KO a tu per tu con Casillas. Entra Barzagli al posto di uno stanco Pirlo per gli ultimi 10 minuti di fuoco con i bianconeri che passano a un più solido 5-3-2 che riesce a respingere ogni ultimo attacco blancos. Triplice fischio, è FINALE! Andiamo a Berlinoooo ( cit. Caressa )
Dopo 12 anni la Juventus, la Vecchia Signora, la fidanzata d’Italia, contro tutti i pronostici iniziali, ritrova la finale di Champions contro il Barcellona il 6 Giugno all’ Olympiastadion di Berlino, dove 9 anni fa gente come Buffon, Barzagli e Pirlo ha scritto una fetta di storia del calcio.
Maurizio Dattilo