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Copa America, il Paraguay beffa l’Argentina al 90′: 2-2

 

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Dominio assoluto dell’Albiceleste per una buona ora di gioco, con numeri impressionanti nel possesso palla e occasioni divorate per ingigantire il risultato. I paraguaiani subiscono, anche troppo, ma non si arrendono nemmeno al doppio vantaggio argentino con Aguero e il rigore di Messi. Nella seconda parte di gara, sfruttando anche il calo di concentrazione degli avversari, la squadra di Diaz prima accorcia le distanze con un tiro sotto la traversa di Nelson Valdez e poi, allo scadere, la Pantera Lucas Barrios trova la zampata che vale il pareggio finale.

Schieramenti

Argentina

Il ‘Tata’ Martino schiera i suoi uomini in un 4-3-3 con Messi a fare da raccordo tra centrocampo e attacco, Aguero vertice alto e Di Maria a completare il tridente. Nella metà campo, Mascherano mediano davanti la difesa e PastoreBanega a fungere da mezzale incursori. Difesa composta, da destra verso sinistra, dal genoano Facundo RoncagliaGarayOtamendi Marcos Rojo. In porta, ovviamente, il sampdoriano Romero.

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Paraguay

Ramon Diaz disegna la sua squadra con un classico 4-4-2, ordinato e con linee strette tra i reparti, nel quale le ali, Valdez e Ortiz si abbassano molto per dare man forte ai terzini. Tra i pali Anthony Silva, portiere 31enne proposto qualche tempo fa a Cagliari e Sampdoria. Sulla linea a 4 troviamo Marcos Caceres ad occupare il settore destro, i centrali da Silva e Aguilar e il laterale sinistro Miguel Samudio. Davanti la difesa due mediani a fare da diga per cercare di arginare le progressioni centrali di Messi, Diaz si affida al capitano del San Lorenzo, Néstor Ortigoza e a al centrocampista del Flamengo, Victor Cáceres. In avanti attacco affidato agli esperti Roque Santa Cruz e Aldo Bobadilla.

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Il match

Il primo terzo di gara ha solo una squadra in campo, l’Argentina non fa vedere il pallone a Santa Cruz e compagni, gestendo la partita con il controllo della sfera e il possesso palla che sfiora record blaugrana, su per giù il 90%. I primi pericoli per la porta di Silva arrivano da Rojo, una sassata su cui si immola un difensore salvando in angolo, e Angel Di Maria. Il pressing alto ordinato da Martino, porta i suoi frutti in quelle poche volte che i paraguaiani gestiscono il pallone. Al 29‘, infatti, il difensore Samudio, con un retropassaggio all’indietro inguardabile, fa un bel regalo ad Aguero che si avventa sul pallone, salta il portiere ed insacca per l’1-0. Messi quando si accende porta scompiglio nella retroguardia biancorossa e dopo aver illuminato la scena con tagli centrali e dribbling , provoca il raddoppio imbeccando Di Maria che viene atterrato dallo scandaloso Samudio. Rigore trasformato dalla Pulce e 2-0 albiceleste. Un’autentica spina nel fianco il numero 10, che manda al bar Caceres e tutta la difesa, solo le parate di Silva gli negano la gioia del 47esimo centro in nazionale.

Ad inizio ripresa si riparte come si era conclusa la prima metà di gara, con l’Argentina che attacca e Silva che salva: Di Maria, Aguero, ancora Messi, Pastore non riescono a chiudere definitivamente il match. Come spesso accadde nel calcio, il detto ‘gol mangiato, gol subito‘ diventa realtà: al 60′ Haedo Valdez punisce Romero e accorcia le distanze. Il Paraguay ci crede e ci prova, prima su corner con Victor Cáceres che di poco manda a lato, e poi con una sortita offensiva di Miguel Samudio con un tiro sventato in angolo dal numero 1 argentino. Il pareggio arriva al 90′: Lucas Barrios, subentrato a Santa Cruz dieci minuti prima, trova la zampata in area di rigore, da pantera vera: 2-2.

Un’occasione sprecata per l’Argentina che in doppio vantaggio, dominando per un’ora abbondante di gioco e sprecando una miriade di opportunità, si fa agguantare dall’undici di Ramon Diaz che negli ultimi 30′ di partita ha dimostrato garra e cuore.

La situazione del gruppo B

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