La Copa America di quest’anno, nota anche come Cile 2015, è la 44ª edizione del torneo di calcio continentale per squadre nazionali organizzato dalla CONMEBOL si svolge in Cile tra l’11 giugno e il 4 luglio 2015 e sarà la settima volta che questo paese ospiterà il torneo, superato solo dall’Argentina (9) in numero di competizioni organizzate. Il campione avrà diritto di partecipare alla Confederations Cup del 2017.

La Copa America è il più antico torneo internazionale del mondo per la prima volta messo in scena nel 1916 dal 2 al 16 luglio, con quattro squadre: l’Argentina come paese ospitante, l’Uruguay, il Cile e il Brasile. La partita inaugurale vide l’Uruguay vittorioso 4-0 sui cileni, vittoria che catapultò in alto le aspirazioni dei Charruas, che sarebbero diventati i primi campioni continentali con due vittorie e un pareggio.
L’inizio della Copa America è dovuta al Argentina Football Association, che ha invitato le tre squadre sopracitate (Cile, Uruguay e Brasile) per giocare un torneo in onore dei 100 anni di indipendenza dell’Argentina, che diede inizio al Campeonato Sudamericano de Selecciones ed è stato anche il promotore per la creazione del South American Football Confederation (Conmebol). L’invito dell’Argentina è servito anche ad avviare un legame di fraternità tra i paesi del Sud America, che hanno avuto sempre un rapporto complicato in precedenza.
Il trofeo è stato introdotto ufficialmente nell’edizione del 1917, che l’Uruguay ha vinto nuovamente, ma lo ha fatto come paese ospitante. Nel 1941 il campionato venne assegnato al Cile, in occasione dei festeggiamenti per il 400º anniversario della fondazione di Santiago. Per ospitare il torneo venne approntato l’Estadio Nacional de Chile, di recente costruzione e dotato di 38 riflettori provenienti dagli Stati Uniti d’America per permettere le gare in notturna. La gara inaugurale fu Cile-Ecuador, che terminò 5-0 per i padroni di casa. Nell’incontro successivo, di fronte a circa 75.000 spettatori, l’Uruguay batté l’Ecuador per 6-0.
Nell’edizione del 1941 avvenne anche il debutto di Sergio Livingstone, che dal 1941 al 1953 assommò 34 presenze nella competizione, stabilendo il primato assoluto. La coppa fu vinta dall’Argentina, che rimase imbattuta grazie alle 4 vittorie in altrettante partite: l’argentino Juan Marvezzi fu il marcatore del torneo.
Dopo il Paraguay, aggregatosi nel 1921, si sarebbero aggiunte Bolivia, Perù, Colombia, Ecuador, Venezuela raggiungendo la quota di dieci squadre partecipanti nel 1967.
In quell’anno si disputò l’ultimo torneo con il nome “Campeonato Sudamericano“; il paese ospitante fu l’Uruguay. L’edizione 1967 vide un aumento della qualità tecnica rispetto ai due campionati precedenti, benché mancasse il Brasile: per la prima volta partecipò il Venezuela, che si era iscritto nel 1952 alla CSF e il conseguente incremento del numero di Nazionali portò all’organizzazione di un turno eliminatorio preliminare, per la prima volta nella storia del torneo. Dagli scontri tra Cile e Colombia e Ecuador-Paraguay, tenutisi tra il novembre e il dicembre 1966, uscirono vittoriosi Cile e Paraguay, che poterono così prendere parte alla fase finale. Il torneo fu aperto il 17 gennaio da Uruguay-Bolivia 4-0; il Venezuela giocò il suo primo incontro in assoluto il 18 gennaio contro il Cile: poiché le divise delle due Nazionali avevano colori simili, il Venezuela dovette giocare indossando la tenuta del Peñarol. La vittoria finale andò all’Uruguay, che con 4 vittorie e 1 pareggio in 5 gare riuscì a superare d’un punto l’Argentina (9 contro 8).
Il nome di Copa America è stato introdotto solo nel 1975. In quell’anno si abbandonò la sede fissa e, similmente a quanto avveniva nei tornei sudamericani di qualificazione ai Mondiali, le Nazionali furono divise in tre gironi da 3 squadre ciascuno, con partite di andata e ritorno: le prime classificate e la selezione campione in carica si qualificavano alle semifinali. La finale di quell’edizione vide scontrarsi Colombia e Perù con la vittoria della Nazionale bianco-rossa, che si affermò nello spareggio di Caracas con gol di Hugo Sotil, dopo esser stato sconfitto per 1-0 a Bogotà.
L’edizione del 1979 vide vittoriosa la nazionale paraguaiana. Nella finale si contrapposero Cile e Paraguay: le gare di andata e ritorno stabilirono una vittoria a testa, e anche lo spareggio si concluse 0-0 dopo i tempi supplementari; il Paraguay si laureò campione per miglior differenza reti (3-1), secondo il regolamento della competizione. Il successo della Nazionale paraguaiana seguì i successi a livello di club del Paese, che aveva vinto la Libertadores con l’Olimpia.

Nel 1997 la Coppa America si tenne in Bolivia, per la seconda volta dopo l’edizione 1963. Tra le Nazionali invitate vi fu una novità, la Costa Rica, alla sua prima partecipazione al torneo. La coppa venne vinta dalla nazionale verde-oro del Brasile, che superò per 3-1 la Bolivia in finale (raggiunsero la finale come nel 1963), con Ronaldo, che diede grande spettacolo durante tutta la manifestazione.
L’organizzazione della Coppa America 2001 incontrò notevoli difficoltà: il paese ospitante era la Colombia, alla sua prima designazione. Colpa di possibili attacchi terroristici, Canada e Argentina si ritirarono (rispettivamente il 6 e il 10 luglio), temendo problemi d’ordine pubblico; al posto del Canada fu invitata la Costa Rica, mentre l’Argentina fu sostituita dall’Honduras. La manifestazione fu vinta proprio dalla Colombia contro il Messico per 1-0 con la rete decisiva dell’ex interista Ivan Cordoba.
L’ultima edizione del torneo fu disputata in Argentina. Dopo il sorteggio dei tre gironi tenutosi il 12 Novembre 2010, l’incontro inaugurale fu Argentina-Bolivia, giocata il 1º luglio a La Plata nel quale la nazionale padrone di casa pareggiò per 1-1. Ai quarti di finale Argentina e Brasile furono eliminate ai calci di rigore. Le semifinali videro le gare Perù-Uruguay e Paraguay-Venezuela; l’Uruguay vinse per 2-0, accedendo alla finale, mentre il Venezuela perse con il Paraguay ai rigori, dopo aver concluso per 0-0 i 120 minuti. Il terzo posto andò al Perù, che batté il Venezuela (che con il 4º posto ottenne il suo miglior piazzamento nella storia della Coppa). L’Uruguay si laureò campione per la 15ª volta, superando in finale il Paraguay per 3-0.
