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Di Maria al Psg, tutti felici e contenti?

Giugno 2014, il Real Madrid centra la tanto sospirata decima e tra i protagonisti del così atteso trionfo c’è senza dubbio Angel Di Maria, fondamentale esterno sinistro dello scacchiere di Carlo Ancelotti

Giugno 2015, ad un solo anno dall’arrivo al Manchester United, el Fideo (soprannome dell’argentino) è sul piede di partenza. Dall’inizio del calciomercato ad oggi una lunga telenovela che si sta finalmente concludendo: Di Maria sta svolgendo le visite mediche a Doha per il Paris Saint Germain, si realizza quindi un trasferimento che fa felici tutti, o quasi. 

Sì, perchè se da un lato il Psg ottiene uno dei più forti esterni al mondo in saldo, al modico, si fa per dire, prezzo di 63 milioni di euro e il fuoriclasse di Rosario approda in una squadra di cui sarà protagonista, ormai pronta ad arrivare fino in fondo al cammino in Champions League, dall’altro c’è lo United, scontento di una comunque rilevante minus valenza di più di 10 milioni di Euro e soprattutto Louis Van Gaal, forse conscio del proprio errore di valutazione e tattico: dovrà giustificare alla dirigenza del club la scelta di sborsare 75 milioni per un fenomeno e non essere in grado di saperlo adattare ad un ruolo appropriato.

Non è la prima colpa sportiva del comunque vincentissimo allenatore olandese; tante volte ha mostrato al mondo il suo lato oscuro di dittatore dello spogliatoio, incapace di garantire tranquillità a molti dei campioni che ha allenato, troppo fragili o troppo carismatici per reggere il suo modo di allenare; emblematici furono i casi di Rivaldo e di Juan Roman Riquelme al Barcelona, prigionieri del proprio infinito talento, o di Toni e Klose, bomber implacabili, diventati improvvisamente attaccanti spuntati e inutili, fino ad arrivare ai recentissimi casi del già descritto Di Maria, ma anche di Falcao e Van Persie, vertigginosamente involuti durante la stagione agli ordini del mister olandese. 

Flessibile negli schemi, severissimo con i giocatori; sarà questa la ricetta giusta per fare tornare a vincere i Red Devils dopo l’era Ferguson? 

Federico Nannetti

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