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Festa tricolore

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Nell’ anticipo delle 18.00 si presenta, per essere presente alla festa bianconera per il quarto scudetto consecutivo, il Cagliari di mister Festa, non ancora condannato dalla matematica ma con poche, pochissime speranze di restare in serie A anche il prossimo anno.

Sardi in campo con un 4-3-1-2:

Brkic, Avelar, Rossettini, Ceppitelli, Balzano, Joao Pedro, Crisetig, Donsah, Ekdal, Cop, Farias  e nonostante la quasi retrocessione per nulla intenzionati a far parte della “festa” tricolore come vittima sacrificale di turno.

La Juventus con lo scudetto già acquisito a Genova e con LA PARTITA di mercoledì a Madrid va in campo, davanti ai suoi tifosi e alla Sud alla quale è stata revocata la squalifica dovuta ai fatti del derby, con un inedito 4-3-3 dove Allegri lascia spazio a chi in questi mesi ha giocato poco e a sorpresa ci sono i rientranti Pogba e Romulo. Lo schieramento è quindi il seguente:

Storari, Padoin, Ogbonna, Barzagli, Romulo, Pogba, Marchisio, Pereyra, Coman, Matri, Pepe.

Calcio d’inizio e Pogba subito in evidenza con un’accelerazione palla al piede fermata con un fallo sulla trequarti e seguente punizione battuta sempre dal francese che sfiora il palo a destra di Brkic. Paul c’è è sembra voler dire ad Allegri “per Madrid mercoledì ci sono anche io!

Come ci si aspettava il primo tempo vola senza grandi emozioni con solo qualche spunto interessante del giovane Coman sulla sinistra e con un Pereyra davvero impalpabile. Il primo tempo sembra scivolare via così destinato allo 0-0 ma non si era fatto conto della voglia di farsi notare di Pogba che rientra dopo 52 giorni, ed è proprio lui che con un tiro dal limite, seppur deviato, mette la palla alle spalle di Brkic. Pogba c’è!

Secondo tempo sulla falsa riga del primo e con Allegri che pensando a mercoledì sostituisce tutto il reparto di centrocampo in sequenza inserendo Sturaro per Marchisio, De Ceglie per Pogba e il primavera Vitale per Pereyra. La Juve sembra non esserci più in campo e il Cagliari prova l’assedio per cercare di uscire dallo Stadium con almeno un punto, e gli sforzi vengono premiati all’ 85’: Rossettini svetta in area una punizione laterale e spiazza Storari prendendo il palo, ma il pallone gli torna sui piedi e riesce facilmente e ribatterla in rete. Finisce così la gara con lo Stadium a celebrare i campioni d’Italia e il Cagliari che torna in Sardegna con un punto che serve solo al morale e all’ autostima ma poco alla classifica.

In una partita così i migliori in campo sono essenzialmente gli autori dei due gol mentre il peggiore risulta il bianconero Pereyra.

Maurizio Dattilo

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