La quarta giornata, svoltasi nel turno infrasettimanale, si apre con una conferma, che arriva dall’anticipo del lunedì: il Livorno di Panucci, dopo essere passato in svantaggio di due reti al Liberati di Terni, rimonta sontuosamente e si mantiene in testa alla classifica a punteggio pieno. Solamente un punto, invece, per gli umbri, che iniziano bene ma non riescono a mantenere ed a difendere quello che sarebbe stato un vero e proprio colpaccio.
Rossoverdi subito avanti con l’ex Verona e Cagliari Alejandro Gonzalez, che al 5′ insacca di testa su corner proveniente da sinistra; poco dopo, lo stesso Gonzalez salva sulla linea una conclusione di Vajushi, poi, al 31′, nella settimana dei goal strani, un cross di Belloni finisce per diventare un tiro che sorprende un poco reattivo Pinsoglio.
Toscani colpiti nell’orgoglio, che si riversano subito in avanti e prima dell’intervallo trovano un fondamentale goal con Aramu, il quale raccoglie una sponda di un compagno e con un fantastico sinistro all’incrocio da fuori area batte l’ex compagno di squadra Mazzoni.
Nella ripresa, si scatena Vantaggiato: prima segna di testa su assist di Schiavone (come tre giorni prima), poi, con un velo, favorisce Pasquato che controlla il pallone servitogli da Palazzi e insacca per il definitivo 2-3.
Non mollano il passo il Cesena ed il Cagliari: romagnoli vittoriosi fra le mura amiche contro un Modena che, dopo la vittoria sulla Ternana, riassapora l’amaro gusto della sconfitta. Al Manuzzi, infatti, dopo diciassette minuti, passano in vantaggio i padroni di casa con un colpo di testa di Perico su angolo di Ciano; il Modena reagisce ma Stanco si vede infrangere il pallone del possibile 1-1 addosso al muro eretto da Gomis. Nella ripresa, Sensi sfiora il raddoppio su punizione, poi Ciano, ancora in versione assist-man, imbecca Cascione che festeggia compleanno e primo goal in campionato mettendo al sicuro il risultato. Nel finale Perico sfiora addirittura la doppietta mentre il Modena si spegne progressivamente. Per Crespo c’è molto da lavorare, Drago si gode il terzo posto.
I sardi regolano di rigore l’Entella in quel di Chiavari: padroni di casa avanti dopo due minuti con Costa Ferreira, che di sinistro fulmina Storari (proteste rossoblu per un possibile tocco di mano di Sestu). Proteste rossoblu che aumentano quando al 19′ viene annullato per fuorigioco il pareggio a Joao Pedro. Pareggio che però non stenta ad arrivare, questa volta con recriminazioni da parte dei padroni di casa: rigore concesso per fallo di Iacobucci su Dessena, ma il contatto, alla moviola, appare meno netto del previsto; Giannetti insacca centralmente e fa 1-1. Nel secondo tempo, intervento di Volpe su Farias in area; per Candussio è doppio giallo, con conseguente espulsione e rigore per gli ospiti, che lo stesso Farias trasforma. L’Entella non si arrende ma nel finale è il Cagliari a trovare la via del 3-1 in contropiede, ancora con Farias.
Gara piena di polemiche e che vede un passivo forse troppo pesante per i padroni di casa, inferiori tecnicamente al Cagliari ma che non hanno demeritato più di tanto.
Cade, e malamente, il Bari a Crotone. Dopo meno di un minuto e mezzo, calabresi già avanti con il gioiellino scuola Lazio Tounkara che devia in spaccata un traversone di Stoian dalla sinistra. Dopo il palo di Capezzi (con deviazione di Guarna), Stoian decide di mettersi in proprio e al 25′ colleziona un goal capolavoro dai 25 metri: destro di collo esterno che si infila sotto l’incrocio, per un calciatore che a Crotone sta confermando le grandi cose fatte l’anno scorso. Due minuti più tardi è Sansone ad imitare l’avversario e a segnare con un fantastico sinistro dalla distanza che batte un sorpreso Cordaz e che potrebbe riaccendere la luce in casa biancorossa. Ma è solo una flebile lampadina che si spegne inesorabilmente quando, al 14′ della ripresa, capitan Contini atterra Budimir lanciato a rete: rosso e rigore, che Salzano trasforma senza troppi complimenti. 3-1 e Crotone che potrebbe gestire la gara, ma i pitagorici fanno di meglio e arrotondano sul definitivo 4-1 con Budimir, che di sinistro inventa una traiettoria sulla quale Guarna non può arrivare.
Finisce con una netta sconfitta per i pugliesi, padroni di casa invece che si confermano in forma dopo il pareggio di Perugia.
Vince anche il Brescia, che ottiene così i primi tre punti della stagione: la squadra di Boscaglia ha la meglio su una Pro Vercelli opaca, che raccoglie la prima sconfitta stagionale. Decidono Morosini ed Embalo, due grandi prospetti della formazione lombarda. Il primo insacca dopo meno di due minuti una splendida azione corale da sinistra a destra, il secondo chiude i conti con un sinistro da fuori area nel secondo tempo. Per la Pro, unico lampo con Sprocati, che imbeccato da una fantastica giocata di Beretta coglie il palo sul punteggio di 1 a 0.
Vittorie interne anche per Latina e Spezia, entrambe per 1-0. Nerazzurri che battono un Ascoli agguerrito grazie ad un autogoal di Canini al 3′, che anticipa il colpo di tacco di Acosty (azione viziata da un tocco con il braccio di quest’ultimo). Marchigiani mai domi, che fanno la partita, specie nel secondo tempo, ma che non riescono a trovare la via del goal: è anzi il Latina a sfiorare il raddoppio con Corvia, ma l’attaccante romano non trova la deviazione da pochi passi sul cross di Acosty.
Liguri che si confermano in un buono stato di forma e hanno la meglio sul Perugia. Ospiti pericolosi con una gran botta di Salifu, poi ci pensa Brezovec a segnare il suo secondo goal consecutivo con un tiro dalla distanza potente e preciso. Nella ripresa, Chichizola esce a vuoto ma Juande salva quasi sulla linea, poi Ardemagni lamenta un rigore per i suoi ma l’attaccante degli umbri viene ammonito per fallo in attacco. Sul fronte opposto ci prova il neoentrato Nené dopo una combinazione con il solito Brezovec, ma Rosati è attento e devia. Ultima occasione per il Perugia, con un tiro di Volta che Terzi devia vicinissimo alla propria porta. È l’ultima emozione, poi la partita finisce e gioisce lo Spezia.
Infine, ben quattro pareggi. Impattano per 1 a 1 Pescara e Salernitana: abruzzesi avanti al 19′ con Valoti, imbeccato da Lapadula. Lo stesso Lapadula si vede poi annullato un goal per fuorigioco, poi ci prova con un un gran sinistro che ricorda il famoso goal di Totti contro la Sampdoria, ma Terracciano devia con i pugni. Al 45′ espulso l’ex Schiavi per doppia ammonizione, e Salernitana in dieci uomini. Pescara in controllo assoluto della partita, controllo che diventa però troppo lezioso: Gabionetta allora non perdona ed al 60′ infila Fiorillo per l’1-1. Eusepi ha la palla del possibile colpaccio, ma né lui né l’altro subentrato Troianiello hanno la precisione giusta per cambiare il punteggio: finisce 1-1.
Secondo pareggio consecutivo per il Lanciano (l’anno scorso la squadra con maggiori segni “X” del campionato), che blocca tra le mura amiche il Vicenza. Ospiti più intraprendenti, ma Aridità dà sicurezza ai padroni di casa, pericolosi nella ripresa con tre grandi conclusioni di Piccolo che non trovano però fortuna. Terzo 0-0 per il Vicenza su quattro gare.
Punteggio analogo anche a Como e ad Avellino. Nella prima sfida, lariani più timidi rispetto al Trapani, ma la partita non si sblocca né nel primo tempo né nella ripresa.
In Irpinia, invece, spinge forte la squadra di casa con Roberto Insigne e Tavano, ma Da Costa costruisce un muro davanti alla porta del Novara, pericoloso con Rodriguez in finale di tempo. Nella ripresa ci prova con tutta la sua classe e la sua potenza Galabinov, prima di fare posto ad Evacuo, il quale ha la palla per cambiare il match ma spara alto. Trotta spreca per l’Avellino e alla fine le due squadre si dividono la posta in palio.
Livorno sempre primo in classifica con 12 punti, seguono a ruota Cagliari e Cesena. Brutto stop del Bari che dovrà rifarsi già sabato al San Nicola contro un temibile Avellino.