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Focus sulla SerieB: il Cagliari alza la voce, dietro è bagarre: sei squadre in due punti. A Vercelli arriva Foscarini.

Nel weekend senza Serie A, ferma così come tutti i massimi campionati per la pausa delle nazionali, è la Serie B a prendersi la copertina domenicale: la settima giornata infatti, dopo i due anticipi del sabato, si è svolta completamente di domenica. Solamente venti i goal segnati, fattore che non ha però precluso lo spettacolo e l’imprevedibilità classica del campionato cadetto.

Nel primo anticipo del sabato, giocato alle ore 15.00, non vanno oltre lo 0-0 Vicenza e Crotone. Al “Menti“, i calabresi ottengono, almeno per una notte, la testa solitaria della classifica, mentre il Vicenza resta ancora imbattuto in campionato, con uno score di due vittorie e ben cinque pareggi.
Partita priva di goal, ma non di emozioni: ci prova subito Salzano su punizione per gli ospiti (fallo di D’Elia su Ricci, da ultimo uomo, punito solamente con un cartellino giallo), ma Vigorito è attento. Cinelli spreca per i padroni di casa da pochi passi, prima che arrivi la svolta della gara: fallo di Claiton in area di rigore e massima punizione per i vicentini; sul dischetto si presenta Giacomelli che però spara alto.
Nella ripresa traversa di Martella, poi Ricci prende il secondo giallo e va negli spogliatoi con una mezz’ora di anticipo. Gatto, mandato in campo da Marino, si fa pericolosissimo, ma il goal non arriva. L’ultimo brivido lo regala un’uscita di Cordaz, con la sfera che sbatte addosso a Raicevic, ma il pallone non ne vuole proprio sapere di entrare.
Ad avere più rimpianti sono i padroni di casa; per il Crotone, visti gli episodi, questo è un punto più che guadagnato.

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Nell’anticipo serale, è derby piemontese a Vercelli tra la Pro ed il Novara. La panchina di Scazzola scricchiola dopo le tre sconfitte consecutive ed oggi, contro la squadra di Baroni, deve assolutamente fare risultato. Ma il risultato non arriva, perché la Pro gioca male, appare quasi impacciata, e allora il Novara ne approfitta passando in vantaggio con una splendida punizione di Nicolas Viola a metà del primo tempo. Nella ripresa crescono i bianconeri, ma sono ancora gli ospiti ad essere i più pericolosi con Corazza, che colpisce una clamorosa traversa da fuori area. Finisce 0-1 a Vercelli, con Scazzola esonerato. Baroni, invece, può tornare a sorridere.

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Passando alla domenica, il Cagliari annienta il Cesena nel big-match del “Sant’Elia” e vola in testa alla classifica. Sardi avanti al 37′: bella azione di Capuano che pennella un cross al bacio per Joao Pedro, il quale colpisce di testa a colpo sicuro ma trova una grande risposta di Gomis; sulla respinta, però, Sau raccoglie e offre a rimorchio a Farias il pallone dell’1-0, ottenuto anche grazie ad una deviazione di Magnusson.
Nel secondo tempo la gara si accende. Al 18′ arriva il raddoppio dei rossoblu con una splendida fuga di Melchiorri: l’ex-pescarese serve Sau in mezzo all’area di rigore e quest’ultimo, dopo un rimpallo con un difensore avversario, insacca da pochi passi. Poi, nel giro di due minuti, arrivano prima l’eurogoal di Magnusson su punizione, che sembra riaprire i conti, poi il definitivo 3-1 di Melchiorri, che sfugge in velocità alla mal posizionata difesa ospite e batte Gomis con un potente destro sotto la traversa.
A nulla valgono i sei minuti di recupero: trionfa il Cagliari, che ora guarda tutti dall’alto.

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Non molano la corsa Spezia e Bari, entrambe vittoriose per 1-0 in casa ed ora seconde insieme al Crotone.
Gli spezzini regolano una Ternana che, dopo la vittoria della scorsa giornata, torna ultima solitaria in classifica. Decide il match uno scatenato Calaiò che, dopo averci provato al 12′ in tuffo di testa, riesce a battere, al 23′, Zanon grazie ad un altro colpo di testa che finisce all’incrocio dei pali. Prima dell’intervallo, da segnalare una rovesciata di Catellani finita di poco distante dalla porta avversaria. La Ternana invece recrimina per un goal annullato a Furlan per fuorigioco. L’episodio dà verve agli ospiti, che nel secondo tempo mettono in difficoltà più volte la porta di Chichizola, in particolare con una punizione dell’ex-Cittadella Busellato, che sfiora l’incrocio dei pali. Dall’altra parte è Nené a sfiorare il raddoppio in scivolata prima che il direttore di gara fischi tre volte.

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Il Bari ha la meglio su un opaco Lanciano grazie ad una prodezza di Valiani, che al 34′ pennella un destro a giro di interno piede che va a finire nel sette della porta difesa da Casadei: per Valiani si tratta del secondo goal consecutivo, dopo quello di settimana scorsa al Latina, anche questo di ottima fattura. L’arbitro Marini lascia correre su due contatti in area, uno per parte (Mammarella su Rosina e Contini su Ferrari), sui quali si chiedeva il calcio di rigore.
Nel secondo tempo ci prova ripetutamente Maniero, anche in acrobazia, ma Casadei dice di no. La reazione del Lanciano, a parte qualche cross pennellato di Mammarella, è veramente poca cosa: lo stesso capitano degli abruzzesi ci prova allo scadere, ma la sua punizione coglie solo l’esterno della rete. Finisce 1-0.

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Colpo esterno del Trapani, che si impone a Salerno grazie ad un goal del bomber di origine salernitana Citro, che punisce la squadra della sua città già dopo quattro minuti, approfittando di un mancato stop del portiere di casa Terracciano su retropassaggio di Trevisan: per l’attaccante classe ’89 è un gioco da ragazzi soffiare il pallone all’estremo difensore campano e segnare a porta vuota il goal che consente al Trapani di interrompere il digiuno esterno che durava da più di un anno. La Salernitana ha anche l’occasione di pareggiare, ma il rigore concesso per fallo di Scognamiglio su Gabionetta non viene trasformato dallo stesso brasiliano, che si vede respingere da Nicolas il punto del possibile 1-1. Allo scadere Milinkovic imbecca Troianiello, ma Nicolas, galvanizzato dal penalty parato, dice ancora di no. Finisce tra i fischi dell’ “Arechi“, festeggia invece il Trapani di Cosmi che si candida al ruolo di outsider in questa stagione dopo l’ottimo avvio, con tre vittorie e quattro pareggi.

Corsari anche il Latina ed il Brescia: i pontini battono a domicilio il Modena di Crespo, dopo un primo tempo avaro di emozioni, grazie ad un Acosty in versione assist-man: l’ex del Modena al 18′ della ripresa si invola sulla destra e mette in mezzo un pallone che Ruben Olivera deve solo appoggiare in porta. La reazione del Modena è racchiusa in un palo di Stanco, mentre al 31′ Schiattarella, imbeccato ancora una volta da Acosty, con un tocco sotto e l’aiuto del palo chiude definitivamente i conti. Latina che torna a fare punti dopo due sconfitte consecutive (in particolare, l’ultima casalinga col Bari, allo scadere, aveva lasciato l’amaro in bocca), mentre per il Modena si tratta del quarto stop stagionale.

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Il Brescia di Boscaglia fa entrare in crisi il Como nell’altro derby di giornata, questa volta lombardo: dopo quattro minuti Abate porta in vantaggio gli ospiti grazie ad un tocco preciso che batte Crispino, poi al 13′ Ebagua segna un eurogoal di potenza che pareggia i conti. La gara vive di emozionanti cambi di fronte e prende una svolta al 31′, quando Geijo trasforma un calcio di rigore che indirizza il match a favore degli ospiti. Passando al secondo tempo, da evidenziare un goal annullato ad Ebagua per fuorigioco (anche questo di ottima fattura) e l’espulsione dello stesso attaccante comasco per un brutto fallo su Embalo. A un minuto dal novantesimo, l’airone Caracciolo torna al goal dopo l’infortunio con un gran destro da posizione defilata che fulmina Crispino, il quale può solo sfiorare il pallone che chiude il match col punteggio di 1-3.

Chiudono il pomeriggio due pareggi: a Livorno si sfidano due squadre in crisi, alla ricerca di punti per invertire il trend negativo. I padroni di casa sono reduci da due sconfitte consecutive, mentre l’Avellino di Tesser è ultimo in classifica al pari della Ternana ed è alla ricerca disperata di punti. Come ci si può aspettare dalle premesse la gara non è particolarmente scintillante in avvio, poi al 21′ un lampo improvviso consente agli irpini di passare in vantaggio: Tavano difende bene la sfera dalla linea di fondo e serve a rimorchio Trotta che incrocia col destro e porta in vantaggio i suoi. Il Livorno reagisce e trova il contestatissimo pareggio su calcio di rigore, trasformato dall’ex Comi e concesso per un fallo di mano di Biraschi. In realtà il difensore di Tesser colpisce il pallone con il petto, ma le proteste dei compagni sono inutili ed il terzino finisce sotto la doccia per doppia ammonizione. Tesser inserisce Giron e si schiera con due linee di quattro giocatori ed una punta solo, mentre i labronici tentano il tutto per tutto ed hanno due buone occasioni con Pasquato. Al 32′ rosso diretto a Moscati e parità numerica ristabilita. Nei sei minuti di recupero non accade nulla e il match si conclude con un pareggio che interrompe, almeno parzialmente, la serie negativa delle due squadre.

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Nell’altro pareggio, il Perugia impatta per 0-0 in casa contro la Virtus Entella. Padroni di casa solidi dietro ma poco propositivi davanti, dove il solo Zapata sembra avere la fantasia per impensierire Iacobucci. I liguri sfiorano il vantaggio con un colpo di tacco di Caputo, salvato sulla linea da Alhassan; quache minuto dopo, su traversone dello stesso Alhassan, trova la traversa Rizzo, con un colpo di testa. Il copione per il resto della gara è sempre lo stesso: Perugia che attacca ma senza grandi idee, Entella attenta e brava in alcune circostanze a ripartire. Non poteva che finire con un pareggio, accompagnato dai fischi del “Curi” all’uscita dei giocatori di casa.

Nel posticipo serale, il Pescara cade ad Ascoli in una gara che conferma l’ottimo momento di forma dei marchigiani. Primo tempo abbastanza statico, con il Pescara che ha una grande occasione con Caprari, il quale dopo un bello slalom non riesce a battere Lanni che respinge la conclusione. Risponde l’Ascoli con Cacia, ma l’esperto attaccante è impreciso e Fiorillo si salva. La partita si accende nel secondo tempo: al 60′ fantastica combinazione ospite che porta Caprari, dopo un triangolo, a servire a porta vuota Lapadula che non può sbagliare. La reazione dei bianconeri è immediata: prima Perez batte Fiorillo dopo una fuga solitaria (68′), poi Giorgi con un sinistro al volo inganna un non incolpevole Fiorillo e ribalta la situazione. Nel recupero Petagna si guadagna e trasforma il rigore del definitivo 3-1 che consente all’Ascoli di agguantare quota 10 punti in classifica, mentre il Pescara resta fermo a 9.

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Cagliari solo in vetta dunque dopo sette giornate, seguito dal trio composto da Crotone, Spezia e Bari. Si confermano in forma Trapani ed Ascoli ed anche il Brescia di Boscaglia sta iniziando ad ingranare. La settima giornata, come già detto, ha visto l’esonero di Scazzola, il primo in campionato, visto che Toscano, a Terni, si era dimesso. Il nuovo allenatore è Foscarini, storico ex tecnico del Cittadella che, dopo aver compiuto nella sua carriera numerosi “miracoli” (dalla promozione in B con l’Alzano Virescit allo stesso Cittadella), dovrà risollevare le sorti della gloriosa Pro Vercelli.

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