Nell’anticipo che apre la sesta giornata di Serie B, sontuosa prova casalinga del Crotone, che batte la Salernitana per 4-0 e vola in testa alla classifica, in coppia con Cesena e Cagliari.
I pitagorici dominano i campani e passano dopo pochi minuti con Stoian, che si sposta la palla sul destro e da posizione defilata lascia partire un chirurgico tiro di interno piede che non lascia scampo a Terracciano. La Salernitana prova a reagire ma è ancora Stoian ad essere protagonista: questa volta il rumeno scuola Roma imbecca l’altro ex-giallorosso Ricci, che elude il fuorigioco avversario e insacca. Ci prova Capezzi dalla distanza e Zampano dopo un’iniziativa di Martella, ma il primo tempo finisce senza ulteriori cambi di punteggio.
Nella ripresa è ancora Stoian a involarsi sulla sinistra e a mettere in mezzo un pallone sul quale si avventa Ricci: conclusione di prima sotto l’incrocio e doppietta che chiude la gara. L’espulsione di Franco e il rigore di Torromino (fallo di Terracciano sullo stesso attaccante crotonese) indirizzano ancor di più il risultato. Finisce 4-0, giornata da dimenticare per i campani, Crotone invece che può sognare in grande.
Cade la capolista Cagliari a Pescara: partita bloccata e molto tattica, che subisce una svolta al 37′, quando Di Gennaro, appena ammonito per un fallo su Verre, protesta con l’arbitro Maresca che prontamente lo espelle. Il Cagliari si abbassa sperando in un contropiede che possa indirizzare il match, ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Lapadula, che dal limite dell’area trafigge Storari e lascia l’amaro in bocca agli uomini di Rastelli. Non succede quasi più niente, Oddo si arrocca con il 3-5-2 e per i sardi, in inferiorità numerica, è impossibile superare la resistenza dei biancoazzurri.
Completa il trio di testa il Cesena, vittorioso nel big-match contro il Livorno, alla sua seconda sconfitta consecutiva. Risultato stretto per i cesenati, che fanno la partita ma riescono a battere Pinsoglio solamente grazie al rigore di Sensi al 18′ della ripresa. Labronici mai in partita, salvati più volte dal povero Pinsoglio, chiamato a fare gli straordinari: ma non basta, perché anche dopo il vantaggio del Cesena la reazione del Livorno non c’è e allora la sconfitta è inevitabile. Panucci avrà sicuramente da lavorare alla ripresa degli allenamenti, soprattutto sulla testa dei suoi giocatori, apparsi quasi impotenti dinanzi agli avversari.
Traballa la panchina di Tesser ad Avellino: i suoi perdono per 4 a 1 in casa contro un Vicenza ancora imbattuto (alla pari del Trapani, uniche due squadre a non aver ancora perso). Ospiti già in vantaggio al 17′, quando Gatto si procura e trasforma un rigore concesso per un fallo di Giron. Al 25′ sembra tornare in vita l’Avellino grazie ad un goal di Trotta, che raccoglie un assist di Giron, si libera bene in area e batte Vigorito. Il Vicenza torna avanti quasi subito però con un’azione rocambolesca: tiro di Galano ribattuto da Ligi, pallone che torna allo stesso Galano che si ritrova davanti a Frattali e riporta avanti i suoi. Prima dell’intervallo arriva la clamorosa autorete di Biraschi, che di testa anticipa Raicevic ma combina un pasticcio, insaccando goffamente il pallone alle spalle del proprio portiere. La parola “fine” sul match arriva nel secondo tempo, quando Giacomelli pennella una punizione nel sette e fa calare il sipario al “Partenio”.
Vince in trasferta anche il Bari, che espugna Latina per 2-1. Pontini avanti prima dell’intervallo con un bel sinistro a giro di Scaglia che, complice anche una deviazione, si insacca dove Guarna non può arrivare e manda al riposo i padroni di casa col punteggio a loro favore. La gara cambia quando Nicola sostituisce Sansone con Rosina: il fantasista biancorosso favorisce con un velo il goal dell’ex di Valiani, che con un bel destro batte Di Gennaro. Poi, quattro minuti dopo, si trova sulla traiettoria di tiro di Donati, che aveva provato la botta dal limite: la palla cambia direzione ed inganna Di Gennaro. Il Bari vince allo scadere una gara combattuta, che ha visto i pugliesi reggere di più dal punto di vista fisico, come conferma l’exploit finale.
Scendendo nelle zone basse della classifica, vittorie casalinghe importantissime per Entella e Ternana. I liguri regolano una Pro Vercelli in crisi grazie ad una rete di Masucci, che di naso devia una punizione di Staiti al 43′ e beffa Pigliacelli. Nella ripresa i piemontesi restano addirittura in nove per le espulsioni di Scaglia (doppio giallo in pochi minuti) e di Coly (intervento da combattente di taekwondo su Costa Ferreira, rosso diretto). A questo punto però gli ospiti si rinvigoriscono e provano a spaventare i padroni di casa, che comunque non corrono grossi pericoli e hanno l’occasione di raddoppiare con Petkovic, ma il risultato non cambia.
La Ternana ottiene invece il primo successo stagionale contro il Novara, alla prima di Breda in panchina, grazie all’uno-due firmato Falleti–Ceravolo tra il 67′ ed il 69′. Prima l’uruguagio incrocia su assist di Furlan, poi Ceravolo ruba palla a Poli e con un pallonetto preciso batte Da Costa. La reazione del Novara è a base di legni: il primo è figlio di un tiro di Gonzalez deviato sul palo da Mazzoni, il secondo lo colpisce Viola su punizione, prima che il direttore di gara sancisca la fine delle ostilità.
Vittoria anche per l’Ascoli, che annienta il Como: al “Sinigaglia” finisce 0-4. Due goal per tempo per gli ospiti: nella prima frazione vanno a segno Giorgi di testa, su assist di Pirrone, e Perez, bravo ad infilarsi centralmente e a battere Scuffet. Nella ripresa dilaga l’Ascoli grazie alla prima rete in bianconero di Cacia, condita poi dal diagonale di Jankto. Dopo il poker del giocatore scuola Udinese finisce virtualmente una gara che per i padroni di casa si era già fatta durissima dopo il terzo goal di Cacia al 7′ della ripresa, che aveva tagliato le gambe, come si suol dire, ai lariani.
Pareggio per 2-2 tra Brescia e Modena, che si dividono la posta in palio. Primo tempo di marca bresciana: prima Morosini calcia addosso a Provedel un rigore concesso per fallo di Marzorati su Martinelli, poi lo stesso Marzorati devia nella sua porta un siluro di Embalo. Stanco, imbeccato di Galloppa, fa 1-1, ma prima dell’intervallo è un rigore di Geijo a riportare avanti gli uomini di Boscaglia. Nella ripresa, il solito Stanco pareggia definitivamente i conti con un’incornata su assist di Rubin.
Reti bianche a Lanciano e a Trapani. In Abruzzo i padroni di casa fermano la corsa dello Spezia, grazie ad un gioco compassato che affievolisce i ritmi degli ospiti. Per i rossoneri ci provano Ferrari e Ze Eduardo, mentre dall’altra parte Canadija si vede negare il goal del vantaggio per colpa di un miracolo di Casadei. Nel secondo tempo lo Spezia reclama un rigore per fallo di Aquilanti su Calaiò, che esce poi per infortunio. Non ci sono particolari emozioni e finisce così: il Lanciano si conferma, come lo scorso anno, squadra ostica fra le mura amiche, mentre lo Spezia guadagna un buon punto che la mantiene in zona playoff, a ridosso del trio di testa.
A Trapani, nel posticipo, brutta partita fra la squadra di Cosmi ed il “suo” Perugia. Partita avara di emozioni, ma con ben due goal annullati, uno per parte: il primo a Scognamiglio, per i padroni di casa, per colpa di una trattenuta in area, al 24′. Il secondo a Della Rocca nella ripresa, per fallo dello stesso giocatore umbro su Barillà. Nel mezzo, la traversa di Coronado (33′) e un’occasione per Ciaramitaro, poi nel finale Rosati salva i suoi su una conclusione di Citro. Finisce, giustamente, con un pareggio.
Sesta giornata che ha visto il primo stop stagionale del Cagliari, ora raggiunto in testa da Cesena e Crotone. Male, quasi inesistente, il Livorno di Panucci, alla seconda sconfitta consecutiva dopo l’ottimo avvio: i toscani dovranno cercare il riscatto già la prossima giornata contro una Ternana rinfrancata dal primo successo stagionale.