Quinta giornata senza anticipi, ma con due posticipi: Bari-Avellino alla domenica e Novara-Como al lunedì sera.
Nelle sfide del sabato, sorpresa a Livorno, dove i labronici subiscono il primo stop stagionale ad opera dello Spezia e lasciano la vetta della classifica al Cagliari, che supera il Latina in casa.
Al “Picchi” di Livorno, lo Spezia passa in vantaggio poco prima dell’intervallo con un’ottima combinazione sulla sinistra: tacco di Catellani per l’inserimento di Migliore, palla bassa a rimorchio per Situm, che di sinistro punisce Pinsoglio. Nella ripresa il Livorno, privo di Vantaggiato, trova il pareggio con il subentrato Pasquato, che dai 20 metri lascia partire un sinistro perfetto sul quale Chichizola (autore di grandi parate nel primo tempo) non può arrivare. Fino a cinque minuti dalla fine sembra il classico pareggio che accontenta tutti, ma la squadra di Bjelica ha un ultimo sussulto e trova il colpaccio grazie alla rete sottoporta di Calaiò, dopo una bella discesa di Situm. Finisce 1-2: spezzini che confermano l’ottimo stato di forma (3 vittorie consecutive), mentre per gli uomini di Panucci prima sconfitta dopo le quattro vittorie consecutive iniziali.
Testa della classifica che passa dunque al Cagliari, ancora imbattuto: al “Sant’Elia” si inizia subito forte con una prodezza di Di Gennaro, che al 2′ lascia partire un sinistro a giro imprendibile che si infila nel sette. Al 15′ reazione del Latina con il palo di Corvia (il secondo per i laziali, dopo quello in apertura di Ammari): è solo il preludio al goal, che arriva tre minuti dopo con il colpo di testa di Brosco, bravo a sfruttare un corner di Scaglia. Tutto da rifare per i sardi, almeno per poco, perché al 29′ Balzano trova quella rete personale che mancava da quattro anni (ai tempi del Pescara) e riporta avanti i suoi. Nel secondo tempo è ancora il Cagliari a spingere, ma Di Gennaro (l’estremo difensore del Latina) è insuperabile e consente ai suoi di rimanere in partita; gli uomini di Iuliano trovano addirittura il goal del pareggio con Ammari, prima del definitivo 3-2 firmato Giannetti (titolare al posto di Sau, bloccatosi nella rifinitura). Nel finale ci prova anche Farias, su assist di Cerri (entrato al posto di Joao Pedro), ma Di Gennaro dice ancora di no. Finisce 3-2, con tanta sofferenza il Cagliari è solo al comando.
Vince tra le mura amiche anche il Modena, che al “Braglia” sconfigge per 1-0 (stesso risultato dell’altra vittoria casalinga dei canarini, contro la Ternana) il Lanciano. Tanta fatica per gli emiliani, che manovrano bene e giocano un buon calcio fino ai 16 metri, poi hanno difficoltà a concretizzare. Sowe e Mazzarani ci provano più volte, ma l’imprecisione e qualche intervento di Aridità salvano il Lanciano, pericoloso poi con Ferrari. All’86’ la zampata di un ritrovato Galloppa, su assist del neoentrato Belingheri, regala i tre punti a Crespo.
Vince in casa anche la Salernitana che regola 2-1 una Ternana sempre più in crisi. Gara che si sblocca nel secondo tempo con Franco, che raccoglie e trasforma in goal un assist di Colombi dopo un calcio di punizione. Un minuto dopo pareggia però Ceravolo, dopo uno scambio con l’ex-empolese Signorelli. A mettere la parola “fine” sul match, però, ci pensa come sempre Denilson Gabionetta: sinistro di interno piede dai venti metri che condanna la Ternana. Società rossoverde che esonera il tecnico Toscano e si affida a Breda per la panchina.
L’altra vittoria in casa è del Trapani, che ha la meglio sulla Virtus Entella per 4 reti a 2. Apre le marcature per i padroni di casa Scozzarella su calcio di rigore (fallo di Sini su Torregrossa); Troiano trova il pari prima dell’intervallo con un colpa di testa che batte Iacoponi, poi, nella ripresa, Barillà e Citro (con un delizioso pallonetto), superano Iacobucci e saldano il risultato in favore dei siciliani. Liguri però mai domi, che riaprono la gara con Petkovic al 75′; bravo quest’ultimo a liberarsi in area dribblando un avversario e ad insaccare con un tiro incrociato. Le speranze degli ospiti durano però solo tre minuti, perché Citro trova la sua seconda rete giornaliera (le prime tra i professionisti) con un bel sinistro che sbatte sul palo ed entra. Finisce 4-2 al “Provinciale”.
Corsaro il Crotone a Vercelli, contro una Pro che incassa la seconda sconfitta consecutiva. Una rete per tempo per i calabresi, avanti al 41′ con un altro gran goal di Stoian; nella ripresa ci prova la Pro Vercelli con Marchi, ma per i piemontesi non è giornata e anche il gioco appare piuttosto farraginoso: un errore della formazione di casa apre il contropiede a Yao, che al 92′ chiude i conti a lancia il Crotone di Juric nelle zone alte della classifica.
Pareggi per 0-0 tra Ascoli e Brescia, con gli ospiti che strappano un punto a domicilio ai marchigiani. La giovane squadra di Boscaglia gioca meglio, mentre l’Ascoli è apparso in difficoltà soprattutto nel primo tempo sulle corsie esterne. Meglio nella ripresa i bianconeri, col passaggio al 4-2-3-1: Grassi ha anche la palla dell’1-0, ma svirgola davanti alla porta. Finisce così, senza grossi sussulti: un punto che accontenta entrambe.
Stesso risultato, ma partita completamente diversa, a Perugia fra gli umbri ed il Cesena. Padroni di casa che si vedono annullare un goal a Spinazzola, dopo un’azione rocambolesca: l’arbitro fischia una punizione in favore dei romagnoli, Bisoli dalla panchina protesta e viene espulso. Nella ripresa il Perugia sfrutta la superiorità numerica (espulso Ciano nelle fila ospiti per doppia ammonizione) e colpisce ben tre legni: prima Belmonte di testa, poi Rizzo con un tiro dalla distanza ed infine Ardemagni(in quest’ultima occasione, dopo la traversa, Della Rocca colpisce a botta sicura ma un difensore bianconero sulla linea salva tutto). Gli uomini di Drago, rimasti in nove per l’espulsione anche di Cascione, strappano un punto in trasferta preziosissimo visto l’andamento del match, mentre al Perugia lo 0-0 casalingo davanti ai diecimila del “Curi”, sa quasi di beffa.
Ennesimo pareggio per il Vicenza, che impatta 2-2 con il Pescara al “Menti”. Succede tutto nella seconda frazione di gara, dopo che il primo tempo si era chiuso con il rigore di Giacomelli sparato addosso a Fiorillo. Al 50′ gran goal di Raicevic, che lascia partire un insidioso diagonale nell’angolino basso. Pareggiano gli uomini di Oddo con bomber Lapadula (proteste biancorosse per un presunto fallo in attacco). Abruzzesi che hanno più verve e che trovano addirittura il goal che sembra chiudere i conti a dieci minuti dalla fine, quando capitan Memushaj, imbeccato da Verre, non sbaglia e batte Vigorito. Vicenza vicino al tracollo per una gomitata di Laverone a Torreira, punita con il cartellino rosso. La superiorità numerica a favore dei pescaresi dura poco, visto che anche Memushaj si fa cacciare, doppio giallo per lui. Al 96′, in extrarecupero, rigore concesso ai padroni di casa: Gatto (ex Lanciano, quasi un derby per lui), si assume la responsabilità e non sbaglia il secondo rigore di giornata.
Nel posticipo domenicale vince, ma soffre terribilmente, il Bari al “San Nicola” contro un buon Avellino. Padroni di casa avanti al 12′ con Defendi, abile a sfruttare una dormita della difesa irpina. Sembra durare solo dodici minuti la partita per i pugliesi, poi spariscono dal campo: Tavano e Trotta vanno vicinissimi al pari, Guarna si salva anche con un po’ di fortuna. Al 28′ però arriva l’inevitabile pareggio ospite con Roberto Insigne, che raccoglie un assist di Giron dalla sinistra e pareggia i conti. Pochi minuti dopo palo dello stesso Giron, poi Defendi riaccende la luce in casa Bari ma conclude a lato dopo una bella azione personale.
Secondo tempo di marca pugliese, tranne un lampo di Roberto Insigne, sempre su un pallone di un propositivo Giron. Nicola fa entrare Rosina al posto di Sansone e l’ex Zenit ripaga la fiducia con un assist al bacio per De Luca, che con un preciso diagonale non lascia scampo a Frattali. Nel finale occasione per Valiani, poi Jidayi spaventa Guarna dalla distanza; l’ultimo sussulto lo regala Maniero, ma il bomber barese non riesce ad incrementare il risultato in pieno recupero. Finisce 2-1.
Nel “Monday night”, un cinico Como espugna il campo di un Novara brutto e a corto di idee. Troppo isolato Galabinov davanti, tenuto bene a bada dai difensori lariani. Dopo due minuti Marco Cassetti sfiora il goal di testa, ma il pallone finisce a lato di poco. In una gara avara di emozioni, da segnalare il colpo di testa di Faragò, per i padroni di casa, con eccellente risposta di Scuffet. Da Costa salva su una prodigiosa rovesciata di Sbaffo, poi nel finale l’episodio che indirizza il match a favore degli ospiti: Ebagua mette in mezzo il pallone e Faraoni, tutto solo, insacca, ma nella porta sbagliata. In pieno recupero è il possente attaccante di origini nigeriane, con un siluro, a ritrovare quel goal che tanto gli mancava e a chiudere i conti.
Quinta giornata che vede dunque un cambio in vetta alla classifica: comanda ora il Cagliari, ad un punto sul Livorno, sconfitto in casa dallo Spezia. A proposito dei liguri, un forte in bocca al lupo allo spagnolo ex Osasuna De Las Cuevas: dovrà operarsi e stare fermo sei mesi per un problema cardiaco.
In coda, la Ternana si affida a Breda per il dopo Toscano nel tentativo di risalire una classifica che, dopo cinque giornate, la vede ferma ad un punto.