Stadio Nereo Rocco di Trieste
Montagna contro mare, colli orientali contro colli occidentali, italiani contro “slavs”: in Friuli Venezia Giulia di derby se ne giocano tutti giorni, nella vita di tutti i giorni prima ancora che sul manto erboso. È normale, già l’Italia di per sé è la citta dei mille campanili, se poi ci mettiamo una regione con tutti i possibili paesaggi immaginabili…allora non esistono più partite normali.
Le realtà calcistiche dominanti in regione sono sicuramente l’Udinese e l’US Triestina, ma ormai il calore che circondava questo derby si perde tra le pieghe del tempo e ne rimane un barlume solo nei discorsi da bar Sport: troppa oggi la distanza tra i due club, uno in Serie A e l’altro in oscillazione tra Serie D ed Eccellenza regionale. Ma attorno a questa dualità ruotano e si fondono mille altre “sfidissime”.
Ci sono, infatti, anche i mille derby cittadini e paesani, che riescono a movimentare le giornate dei più accaniti supporters di provincia con funambolici schemi offensivi e conteggio centellinato dei punti per ambire a promozioni di categoria: a Trieste, tra quelle dei tanti rioni che formano la città giuliana, le squadre che giocano la vera stracittadina sono la Triestina (che dopo i gravi dissesti finanziari è dovuta ripartire più volte dal basso) e il San Luigi: quando le due si incontrarono qualche anno fa, poco dopo dell’ultimo fallimento dei rossoalabardati, l’intera città andò in festa allo stadio Nereo Rocco per quel primo appuntamento storico. Un po’ meno felici lo furono sicuramente i tifosi dell’US.
Spostandosi di pochi chilometri, si arriva esattamente sul confine con la Slovenia. E qui c’è l’ennesimo scontro tra rivali, vale a dire l’“italiana” Pro Gorizia contro la “slovena” Kras Repen. In relatà sono entrambe società nostrane, soltanto che la seconda, essendo nella zona interna del Carso (Kras, in sloveno, indica proprio quella zona) è composta per la maggior parte da giocatori di lingua slovena. Ma le due ormai si incrociano poco, dato che la formazione goriziana milita in Prima categoria, mentre l’altra gioca in Serie D, sfidando quindi la Trestina.
Da un estremo all’altro, eccoci allora sui monti della Carnia, dove in Eccellenza va in scena la sfida tra Gemonese e Tolmezzo Carnia. Questo sì che è un piccolo, grande derby, a cui si accostano le gare delle due contro il Venzone. In campo, ma soprattutto sugli spalti, vanno spesso in scena lotte per il titolo di vincitore, fino ad arrivare a veri e propri parapiglia per qualche frase detta di troppo.
A ovest, al di là del Tagliamento invece, il Pordenone rappresenta un po’ l’emarginato della situazione: la vera sfida è contro l’Udinese, cosa che si vede solo a livello di giovanili, ma si deve “accontentare” delle importanti partite contro altre formazioni del Nordest in Lega Pro, mentre fino a quando militava in Serie D c’era la Sacilese con cui fare i “conti”.
Di partite-evento in questa piccola regione ce ne sarebbbero a centinaia ancora da raccontare, passando dal Friuli centrale alla Bassa, dall’Isontino alla Destra Tagliamento. Tutte giocate in campi di provincia, tra sfottò ed esibizionismi, a volte teatri di situazioni poco piacevoli da gestire per i direttori di gara. Ma tutto ciò non fa che testimoniare la passione che intreccia persone e calcio, aldilà delle grandi stelle strapagate.: un sentimento che resisterà agli orrori che si leggono sui giornali, dal calcioscommesse al fallimento di club per debiti, e darà alla luce campioni ancora a lungo.
Timothy Dissegna