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Futbol 360 – Destro-Milan, un matrimonio che “s’aveva da fare”

Mesi di trattative, volontà esplicita del presidente e del giocatore di cambiare: ma quanto serve realmente Mattia Destro a questo Milan?

7fdfac08d17005bcab5e132c5eb80cc5-28956-1366228810Era il sogno del presidente Silvio Berlusconi, che se lo sarebbe voluto regalare dopo le vacanze natalizie per tentare di dare quella continuità di risultati che il Milan sembrava aver trovato prima della sosta invernale; ora il presidente potrà “coccolarselo” per davvero: Mattia Destro è un nuovo giocatore del Milan. Trattativa che si è conclusa grazie al sì del giocatore, dopo che Galliani aveva ottenuto il consenso della Roma per (l’ennesimo) prestito con diritto di riscatto: 700 mila euro subito versati nelle casse della Roma, tra i 15 e i 16 milioni è invece fissato il riscatto dell’attaccante ascolano. Inzaghi avrà così la sua nuova prima punta, il suo nuovo numero 9, quel numero che prima di lui aveva tentato di indossare, senza gloria, l’attaccante spagnolo Fernando Torres.

Le perplessità potrebbero sorgere proprio partendo da questa considerazione: se nemmeno un attaccante del calibro e dell’esperienza di Torres, etichettato come “bollito” dalla stragrande maggioranza dei tifosi milanisti dopo l’esperienza in rossonero, è riusciuto a lasciare il segno in una squadra che allo stato attuale, e in questo momento, sta facendo emergere tutte le lacune di una rosa, probabilmente, figlia di una progettazione errata, come può il giovane Mattia (23) far ricredere una platea esigente, come quella di San Siro, e restituire entusiasmo a una tifoseria demoralizzata o, nei peggiori dei casi, rassegnata, considerando che, a detta di molti, il reparto chiave di questa formazione non è ancora stato minimamente “sistemato”? A centrocampo, infatti, a servire i palloni che Destro dovrà trasformare in goal su goal, saranno gli stessi Montolivo, Poli, Muntari, De Jong, Van Ginkel (visto poco e niente) che (non) assistevano Fernando Torres in quello che è alla fine si è rivelato l’ingrato compito di Jérémy Ménez (20 presenze e 10 reti finora). Quest’ultimo però è un calciatore completamente diverso sia da Torres, che da

Destro: velocità esplosiva, tecnica sopraffina e accellerazioni brucianti, quelle che sono le caratteristiche chiavi del francese, e che finora han fatto la fortuna di mister Inzaghi; i più maligni potrebbero pensare che tutto ciò sia sintomo di una totale assenza di identità di gioco, e che quindi le maggiori occasioni da goal rossonere siano costruite sulle individualità e “sul caso”. Ma mettiamo anche solo che sia effettivamente così, quanto potrà rivelarsi utile l’acquisto di Mattia Destro (5 goal finora, negli scampoli di partita che Rudi Garcia alla Roma gli concedeva a Roma)? Il rischio, reale, è di ripercorrere le orme dell'”incompreso” Torres, quantomeno se a centrocampo la situazione rimarrà quella attuale: l’assenza di un giocatore capace di costruire, far ripartire la manovra e comandare il gioco è palese (non a caso Torres all’Atletico Madrid, dopo poco meno di un mese, può già vantare un goal al Barcellona e due nel derby con i cugini del Real).

Da registrare comunque quella che sembrerebbe la nuova tentazione di Pippo Inzaghi per provare a rilanciare la sua squadra: passare al 4­4­2 (tanto amato dal presidente Berlusconi), affiancando Ménez a una prima punta di ruolo che possa concretizzare tutte quelle occasioni che il francese sarebbe in grado di creare; questa punta potrebbe essere proprio Mattia Destro. Il centrocampo sarebbe ipoteticamente composto da Honda e Bonaventura (Cerci all’occorrenza) sulle fasce, con Montolivo e De Jong al centro del campo. Inzaghi sarebbe così convinto di poter riportare il proprio Milan nelle posizioni calde della classifica, quelle che consentono un accesso all’Europa. Il 4­4­2 sarebbe il quarto modulo tentato dall’allenatore piacentino, dopo il 4­3­3, il 4­3­2­1 e il 4­2­3­1 che non hanno portato i risultati tanto auspicati a inizio anno.

Forse tante, troppe, sono state le sceneggiature scritte da Inzaghi, e tanti, e sempre diversi, gli interpreti incaricati di ricoprire quei ruoli; probabilmente un po’ di continuità potrebbe solo giovare a questa squadra, piena di dubbi: un dubbio, comunque è già stato sciolto, Mattia Destro sarà rossonero, a lui le chiavi del reparto offensivo milanista.


Christian Marziano logo bianco