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Futbol 360 – IBRACADABRA… Quando il calcio diventa magia…

“We are sorry, mr. Wenger, but we are not interested”, si perchè Ibra non fa provini…solo magie ! ibra Correva l’anno 2000, quando Zlatan Ibrahimovic, appena diciannovenne, tuona rifiutando l’offerta di un provino all’Arsenal da parte del famoso e leggendario allenatore inglese Arsene Wenger.
Consapevole già a quei tempi dei propri mezzi calcistici e del proprio avvenire, Ibra inizia la sua carriera ad alti livelli proprio da quell'”assurdo” rifiuto.
“Sbruffone e arrogante?” No ! Semplicemente Ibra, genio e sregolatezza, definito “il mago”.
Niente bacchetta magica, nessun cappello a cilindro e nessun coniglio bianco, solo un paio di scarpette e un pallone da calcio come strumento da lavoro, tanto quanto basta per lasciar a bocca aperta tutto il mondo calcistico e strabiliare in ogni stadio in cui gioca, tanto quanto basta per essere definito negli anni Ibracadabra.
La nostra Serie A ha avuto la fortuna di vederlo partecipare al torneo nostrano per ben 8 anni complessivi con tre maglie diverse, rispettivamente quelle di Juventus, Inter e Milan, facendo divertire a suon di gol, assist, trofei e magie di ogni tipo (capocannoniere della Serie A negli anni 2008-2009 e 2011-2012) .
Citandone qualcuna potremmo ricordare la perla all’olimpico di Roma, in quel Roma-Juventus stagione 2004-2005 (chissà che Samuel Kouffour non lo stia ancora cercando), o ancora il gol con il tacco in Inter-Bologna del 2008 e il missile terra aria in Lecce-Milan del 2011.
Prima punta per eccellenza, gigante d’area di rigore e non, Ibrahimovic regala trofei su trofei alle proprie squadre di appartenenza, candidato al pallone d’oro per ben 7 anni, al FIFA world player of the Year per 4 anni, all’UEFA best player in Europe Award nel 2011 e 2013, e al pallone d’oro FIFA nel 2012 e nel 2013.
Zlatan vanta un complessivo di gol segnati pari a 253 con le maglie di Malmö, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e PSG (dove milita tuttora) e 58 reti segnate nelle varie categorie della nazionale Svedese, compreso il gol in rovesciata in Svezia-Inghilterra premiato come il gol più bello dell’anno 2013 (premio Puskas).
Houdini o Ibrahimovic?” Perché è questo quello che vien da pensare quando quest’ultimo tocca il pallone, se decide di non farlo vedere e di nasconderlo alle difese avversarie, allora Zlatan lo fa, per poi farlo ricomparire in fondo alla rete e alle spalle del portiere come fosse per magia.

Fausto Marziano logo bianco