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Inter, crisi di goal: zero reti nelle ultime quattro amichevoli | Il dato che allarma Mancini

Roberto Mancini, allenatore Inter.
Roberto Mancini, allenatore Inter.

Il tecnico interista, non allarmato dai risultati negativi delle ultime gare di campionato, si ritrova a fare i conti col dato negativo dei goal segnati: solo contro Stuttgarter Kickers e Carpi, in quel di Riscone, l’Inter è riuscita ad andare in rete.

Sei le amichevoli disputate finora dall’Inter di Roberto Mancini, otto i goal segnati, tutti quanti nelle prime due uscite non ufficiali stagionali, contro Stuttgarter Kickers e Carpi; appena affrontate squadre di pari livello però, la squadra nerazzurra si è ritrovata, forse inspiegabilmente, a fare i conti con una crisi realizzativa che ha spiazzato lo stesso tecnico interista.

Questa difficoltà ad andare in rete è probabilmente direttamente proporzionale alla mancanza di alternative di cui l’Inter dispone attualmente nel reparto offensivo: basti pensare che 5 degli 8 gol realizzati portano la firma di Icardi (3) e Palacio (2); non dimenticando che, infatti, sembrerebbe che i dirigenti nerazzurri siano alla ricerca di un vice-Icardi.
Non appena uno dei due argentini avverte un calo di forma, comprensibilissimo in tempi di preparazione pre-campionato, è spiegabile una conseguente difficoltà a finalizzare la manovra.

Nelle prime uscite stagionali, specialmente nelle ultime quattro gare, disputate contro squadre di pari-alto livello come Bayern Monaco, Milan, Real Madrid e Galatasaray, la squadra di Corso Vittorio Emanuele ha fatto intravedere una certa monotonia nella costruzione della manovra di gioco: sono infatti costanti le verticalizzazioni a cercare la profondità di Icardi, manovra che se non avviata tramite triangolazioni ben studiate, e non casuali (come si è fin troppo visto nel gioco dell’Inter), può diventare facilmente prevedibile e contrastabile.

Risulta inoltre evidente la mancanza di fantasia ed imprevedibilità sulla trequarti e sulle ali: troppe poche le occasioni create da cross dal fondo, paradossale ciò se si pensa di poter disporre di un vero e proprio bomber come Icardi, abilissimo nel gioco aereo e nell’anticipo sul diretto marcatore. In questo senso un giocatore come Shaqiri si sarebbe probabilmente rivelato fondamentale nella costruzione di manovre sempre più imprevedibili e rapide. 

Imprevedibilità, già, forse è quello che manca più di tutto all’Inter 2.0 di Roberto Mancini, ma una squadra di questo calibro non può fondare la propria identità di gioco esclusivamente sul “caso” e la giocata del singolo; risulta in questo senso palese la mancanza di fantasia sulla trequarti, dove l’incostanza di prestazioni di Kovacic (alla ricerca di una propria collocazione negli schemi della nuova Inter) ed Hernanes la fa da padrona. Probabile che il solo Jovetic, in questo senso, non sia la soluzione ad ogni male.

Si sa, le considerazioni sulle amichevoli prestagione lasciano il tempo che trovano, ma tra 20 giorni si inizierà a fare sul serio, a San Siro arriverà l’Atalanta e l’Inter (Mancini?) non potrà più permettersi passi falsi.

Christian Marziano

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