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Inter, quella strana, impellente necessità di cedere Shaqiri

Xherdan Shaqiri (24), arrivato a gennaio, è già sulla lista degli "indesiderati".
Xherdan Shaqiri (24), arrivato a gennaio, è già sulla lista degli “indesiderati”.

Annunciato in pompa magna nel mese di gennaio, è stato il primo, grande colpo di mercato dell’Inter 2.0 di Roberto Mancini; dopo poco più di 6 mesi è finito sulla lista dei partenti.

Roberto Mancini e lo strano caso di Xherdan Shaqiri: probabilmente potrebbe essere il titolo di un best-seller, certo è che un vero e proprio giallo di mercato questo caso l’ha scatenato. Accolto dalla piazza nerazzurra il 9 gennaio come un vero e proprio colpo, Shaqiri è stato uno dei primi grandi acquisti della nuova Inter targata Roberto Mancini, appena subentrato all’esonerato Mazzarri. Approdato in Italia dal Bayern Monaco in prestito con obbligo di riscatto fissato a 15 milioni di euro, il Messi delle Alpi ha inizialmente ben figurato nelle prime uscite ufficiali in nerazzurro, per poi accusare, quasi inevitabilmente, l’impatto con un campionato nuovo, diverso, più difficile per certi versi, come la Serie A, perdendo posti nelle gerarchie tattiche del nuovo tecnico interista.

Coinvolto nella fallimentare stagione dell’Inter, fatica a collocarsi nello scacchiere, spesso confusionario, della squadra milanese e, nel finale di stagione, la lenta crescita del brasiliano Hernanes e la precoce eliminazione agli ottavi di Europa League contro il Wolfsburg, gli costano qualche panchina di troppo nelle ultime giornate di campionato. 

Xherdan sembra quel tipo di giocatore capace di dare imprevedibilità e velocità alla manovra offensiva interista; si nota in più di un’apparizione la voglia di dimostrare il proprio talento, quel talento espresso al massimo delle proprie potenzialità con la maglia del Basilea e largamente limitato in Baviera. La scintilla, però, tarda ad arrivare, anzi, si può dire non arriva mai nella passata stagione. Lo svizzero finisce così, assieme a tutta l’Inter, nel turbinìo delle critiche di tifosi e media, facendo sorgere più di qualche perplessità.

I tifosi sembrano convinti che l’esterno mancino vada confermato, intravedendo in lui i numeri del potenziale fuoriclasse; dello stesso avviso sembra però non essere il tecnico che a gennaio l’aveva portato in Italia: Shaqiri finisce, quasi inspiegabilmente, nella lista dei partenti di lusso assieme ad altri giocatori come Kuzmanovic e Juan Jesus, ma anche D’Ambrosio e Santon; i tifosi, perplessi, si chiedono a cosa possa servire lasciare partire un giocatore di 24 anni, adattabilissimo al nuovo sistema di gioco che Mancini intende adottare per la propria squadra nella nuova stagione (sia che si tratti di un 4-2-3-1, sia che si provi col 4-3-3), per scommettere su un nuovo giocatore, come ad esempio il tanto proclamato Perisic.

Per Shaqiri si viene così improvvisamente a creare una fila di squadra pronte ad accaparrarsi il suo cartellino: prima lo Stoke City e lo Schalke 04, poi il Borussia Dortmund; tutte squadre pronte a farsi carico del pagamento obbligatorio di 15 milioni che l’Inter deve al Bayern Monaco per l’acquisizione a titolo definitivo del giocatore. Dopo un’iniziale resistenza, anche lo stesso calciatore sembra essersi convinto che partire possa essere la soluzione migliore, e sembra essere solo in attesa dell’offerta giusta.

Le ragioni di questo giallo, come lo abbiamo definitivo, possono essere diverse: facile pensare che Mancini abbia valutato in questi mesi il ragazzo, non ritenendolo alla fine idoneo al sistema di gioco che intende applicare per la sua Inter 2.0, e preferendogli così un giocatore con caratteristiche diverse come Perisic, forse meno imprevedibile, ma più disciplinato tatticamente; oppure semplicemente il problema è sorto nell’ambientamento dell’esterno nello spogliatoio nerazzurro, ragione per cui sarebbe spiegabile come tifosi e media non riescano a capacitarsi di questo impellente bisogno di cedere il ragazzo.

Una cosa sembra certa: Shaqiri sembra sempre più destinato a lasciare la squadra di corso Vittorio Emanuele per accasarsi altrove, lontano dall’Italia. Chissà però che uno Shaqiri in più, lì davanti, dove l’Inter sembra stentare a imporsi nelle prime uscite stagionali (zero goal nelle ultime quattro amichevoli) non sarebbe potuto tornare utile alla causa. Probabilmente, una chance in più, Xherdan l’avrebbe meritata.

Christian Marziano

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