Dopo il quarto scudetto consecutivo, la decima coppa Italia e la finale di Champions League, la Juventus si sta rinnovando: potranno i Bianconeri raggiungere il sospirato Triplete o la squadra di Allegri ha raggiunto a Berlino il suo punto più alto?
Proviamo a fare chiarezza sul futuro della squadra campione d’Italia.
Dopo un altro anno di vittorie in patria, ma anche all’estero, dove la squadra di Allegri si è arresa solo all’invincibile Barcellona, sembra essersi concluso un ciclo.
A differenza di 12 mesi fa a lasciare non è l’allenatore, ma alcuni giocatori, senatori dello spogliatoio, artefici sul campo del dominio bianconero.
Carlos Tevez è vicinissimo all’addio, l’Apache tornerà a casa, alla Bombonera, la scelta giusta per un calciatore che non ha mai dimenticato le sue umili origini; non solo lui però, perché uno tra Pirlo, ormai al tramonto di una carriera meravigliosa, Vidal, apparso in calo fisico e psicologico, al momento non più così indispensabile e Pogba, il gioiello cui prima o poi si dovrà rinunciare, probabilmente partirà in questo mercato.
La dirigenza si è però già mossa: ecco Rugani, giovane e promettente difensore che è tornato dal prestito e sarà il difensore del futuro; Khedira, centrocampista arrivato dal Real Madrid a parametro zero dai piedi d’oro e il fisico di cristallo è comunque un grande acquisto; Paulo Dybala è forse l’erede naturale di Tevez, grande talento, classe argentina, garantisce già a vent’anni assist e gol; Mario Mandzukic ultimo arrivato è un prolifico attaccante che ha però scatenato un grande dibattito sul futuro modulo e gioco della Juventus.
Già, il bomber croato garantisce gol e fisicità, ma ci si domanda se sarà lui ad adattarsi al gioco bianconero o Allegri cambierà tutti i suoi schemi per ottimizzare il rendimento dell’ex Atletico Madrid.
La Juventus si è ormai abituata ad un brevilineo come Tevez, supportato principalmente da un attaccante mobile come Morata, mentre Mandzukic è insuperabile nel gioco aereo e nell’area di rigore e qualcosa di certo dovrà cambiare.
Il mercato, però, è appena agli inizi e gli scenari che si potranno delineare sono imprevedibili: intanto serve una seconda punta e gli obiettivi sondati sono Oscar, De Bruyne e il sogno Isco, inoltre potrebbero tornare alla casa madre Zaza e Berardi, parcheggiati da qualche stagione al Sassuolo, dove si sono messi in mostra alla grande.
Vedremo come sarà la nuova Juventus e quanto sarà fruttuosa questa necessaria rivoluzione e se i bianconeri continueranno a ripetersi.
Risposte impossibili da dare ad oggi, ma si può già fare una riflessione: queste sono domande inevitabili destinate a chi vince e che da 4 anni ci si pone ogni estate su una squadra che domina incontrastata l’Italia e non solo.
Federico Nannetti