Vittoria doveva essere e vittoria è stata! Juventus-Siviglia e la partita che mostra nuovamente la doppia faccia dei bianconeri, brutti e poco incisivi in campionato ( 5 punti in 6 partite ), cinici e solidi in Champions ( 6 punti in 2 partite e testa del girone ). Sarà un caso ma, mentre nelle partire precedenti il centrocampo sembrava in piena confusione, ieri sera con la presenza in campo del tedesco Khedira è sembrato più attento, compatto e solido, con il giovane Pogba che non sentendo le responsabilità di tenere sulle spalle la mediana bianconera gioca più tranquillo e senza strafare.
I padroni di casa già dai primi minuti fanno capire agli spagnoli quale sarà il tema della partita: pressing, ripartenze e giro palla, insomma in campo c’è una sola squadra alla ricerda del goal con tutto il repertorio possibile ( tiri da lontano, punizioni, incursioni ) e al ’41 tutti gli sforzi vengono premiati: solita azione travolgente di Cuadrado a destra, scarico dietro per Barzagli che fa partire un cross vellutato dove Morata ( al 12esimo tiro della partita ) è il più bravo ad arrivarci e incrociare sul secondo palo di testa. 1-0 e record di un certo Del Piero uguagliato per lo spagnolo!
Secondo tempo sulla falsa riga del primo con la Juventus solamente più attenta nel giro palla e con meno foga nel cercare l’affondo per chiudere la gara. Siviglia costretto a sbilanciarsi per cercare il gol del pareggio con gli ingressi in campo in sequenza di Immobile, Iborra e infine Munoz. Allegri di par suo ridisegna la Juve con un 4-4-2 con una mediana formata da Alex Sandro ( entrato al posto di un eccellente Khedira ), Pogba, Hernanes e Cuadrado. In attacco Dybala-Morata col lo spagnolo che lascia il posto all’80 a Zaza, ed è proprio lui che a 3 minuti dallo scadere, lanciato da Dybala su una ripartenza che vede gli spagnoli sbilanciati, che chiude la gara dopo una galoppata palla al piede di 50 metri. 2-0 e la Juventus ritrova la vittoria allo Stadium, il primato nel girone di Champions e un grande, grandissimo giocatore di qualità e personalità per il centrocampo: Khedira. Proprio il tedesco è il migliore in campo, riesci a ridare geometrie alla mediana bianconera, imposta il gioco, recupera palla e non disdegna le incursioni in area avversaria come nel primo tempo dove Dybala arriva sul pallone scaricato dietro dall’ex Real con un secondo di ritardo per colpire a rete.
Se questa è in parte la Juventus alla quale Allegri dice di dare qualche settimana di tempo per partire bene, c’è da credere che anche quest’anno il Campionato sarà probabilmente a tinte bianconere nonostante i 10 punti di svantaggio dalla vetta attualmente! Domenica arriva a Torino il Bologna e dovra assolutamente essere di nuovo vittoria per dar credito a questa prestazione e prepararsi alla rimonta, considerando anche il rientro di Marchisio e Mandzukic nella sosta.