Napoli News Serie A Sport

Kalidou Koulibaly , il gigante della difesa azzurra.

Impressionante le sua crescita avvertita in queste prime battute del campionato rispetto alla gestione Benitez. Granitico, rapido, poderoso poche parole per descrivere il gigante con il numero 26 e diventando così di fatto un nuovo “acquisto” per il Napoli in questa stagione.

carpinapoli-00_1063126Photogallery
Le sue doti più apprezzate sono la forza fisica e ottimo senso della posizione. Qui in azione contro Matos del Carpi (0-0).

Furono 37 in totale con un gol (contro il Palermo al San Paolo nel famoso 3-3) – calcolando tutte le competizioni – le presenze raggiunte dal gigante francese nella stagione precedente con la maglia azzurra avendo Benitez come mentore.
Partito con ottime prospettive, con il passare delle partite però alquanto deludenti, sia sue, che da parte dell’intera retroguardia azzurra venne accantonato, destando così molte critiche e perplessità sulla sua acquisizione da parte della società partenopee nella sessione di mercato.
Molti volevano già quest’anno nella sessione di calciomercato conclusasi di recente, una sua cessione, non credendo in un suo ottimale utilizzo nella stagione attuale.
Ma con l’arrivo di  Maurizio Sarri e del suo staff tutto questo  (per fortuna del Napoli n.d.r.) non è accaduto, anzi tutt’altro, lo ha cambiato profondamente.

Quest’ultimo non curandosene completamente della stampa e degli opinionisti, l’allenatore toscano ha preso quel giocatore che appariva un tenero e serafico agnellino, trasformandolo letteralmente in un leone che divora e sovrasta qualunque avversario.

kknaz
A volte alterna grandi performance ad errori clamorosi. Da qui deve migliorare ancora.

Volendo enucleare con una disamina oggettiva il poderoso difensore francese della formazione partenopea ( 1.95 cm per 89 Kg) egli allo stesso tempo riesce a coadiuvare prestanza fisica ad una notevole velocità nonostante la grossa mole, in aggiunta ad un ottimo controllo di palla.
Calcia con entrambi i piedi, sfoderando frecce al sua arco sempre più utili per l’intera squadra come la sua precisione nei lanci di lunga gittata ( molto più precisi e calibrati di quelli di Albiol).

Rispetto alla stagione precedente, la sua crescita si nota specialmente in fase di concentrazione e  condizione mentale ( nonostante ancora della volte presenta dei veri e propri black-out, come per esempio  contro la Juventus o il  Legia Varsavia, con dei retropassaggi pleonastici) in aggiunta ad una condizione fisica ottimale dettata da grande prestanza fisica, anticipo sull’avversario (Bacca ne sa qualcosa nell’ultima sortita a San Siro) e maggiore consapevolezza dei propri mezzi.

Certo è ancora troppo presto per formulare dei giudizi oggettivi, ma sono palesi i sui miglioramenti in diverse fasi e aspetti del gioco, probabilmente frutto  anche  grazie alle accuratezze di Sarri.
Classe 1991, e a differenza di chi non lo credeva all’altezza di vestire questa maglia, ha ancora grandi margini di miglioramento e per il Napoli e i suoi tifosi questo non può che far piacere per poter affrontare con un’arma in più qualsiasi avversario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *