Una Lazio sognatrice, ma ormai sono troppi anni che si sogna soltanto e poi il menefreghismo, l’incompetenza e l’egocentrismo di un personaggio infrangono ogni volta tutti i sogni di questa gloriosa società.
Cominciamo dal calciomercato, praticamente inesistente o fatto solo delle solite scommesse giovani e a basso costo del gestore:
Morrison, ottimo talento mai espresso del tutto, ma è qualche tempo ormai che non gioca partite ufficiali, che sia un flop?
Hoedt, ragazzo di grande prospettiva, scommessa bella e buona per un campionato come quello italiano per un giocatore che ha 21 anni e viene da un campionato come quello olandese, sulla scia di De Vrij potrebbe diventare un grande colpo, ma vista la difesa fatta di gente non in forma come Gentiletti, Mauricio, Radu e lo stesso Lulic, non sarebbe il caso di iniziare a puntarci?
Patric, meteora del Barcellona B, solito acquisto a parametro 0 del personaggio Lotito, ancora non si è mai visto se non in allenamento e se in alcune amichevoli gli viene preferito il moribondo Konko, facciamoci qualche domandina.
Kishna, unico vero grandissimo colpo, anche per il prezzo di 3,5 Milioni di euro, perché ne vale molti di più, magari con gente che cammina in campo sarebbe il caso di puntare molto di più su questo talento puro.
Milinkovic-Savic, un ragazzo sul quale ancora preferiamo non esprimerci nonostante due spezzoni di gara anonimi e con due cartellini gialli che non promettono benissimo. Di sicuro per ora i 10 Milioni spesi non li vale di certo, sperando che ci faccia ricredere e che ne valga molti di più.
Guardando oltre il mercato, sicuramente qualche responsabilità per l’eliminazione dalla Champion’s League è di mister Pioli, la partita di ritorno è stata preparata e giocata male fin dall’inizio, un 3-4-3 improponibile in una gara così importante per di più a Leverkusen, contro una squadra che in casa fa sempre ottime gare e che partiva sotto per il gol di Keita dell’andata.
Oltre il modulo, con De Vrij che nella difesa a tre non si è mai sentito a proprio agio, continuare a schierare un Mauricio impresentabile, un Radu ormai da troppo tempo disattento, un Felipe Anderson che non si riesce a tenere in piedi da solo, un Lulic che non azzecca un passaggio dal famoso 26 Maggio 2013, un Keita che sbaglia almeno 3 gol a partita prima di riuscire a insaccarne uno e lasciare in panchina tutti i nuovi acquisti e promettenti come Hoedt, Morrison, il talentuosi Kishna, Gentiletti che comunque sembra garantire più sicurezza di Mauricio e Radu messi insieme.
Anche la sfortuna, che ha portato via per infortuni più o meno lunghi Marchetti, Biglia, Klose e Djordjevic che sono tasselli importantissimi, e un arbitraggio scandaloso, ci hanno messo del loro, ma non ci si può attaccare a queste scusanti, importanti ma non decisive, perché quando anche sul 2-0 non si riesce a concludere una sola volta in porta, è colpa di tutti indistintamente.
Ora sotto con il Chievo Verona, Domenica sera sperando come sembra di vedere una formazione molto più valida pur mancando ancora i soliti infortunati, si prevede un 4-2-3-1, con Berisha tra i pali, il ritorno alla difesa a quattro con Basta che farà gli straordinari sulla corsia destra, con Lulic arretrato sulla fascia opposta e i centrali che saranno il solito De Vrij affiancato da Gentiletti che finalmente sembra favorito su Mauricio e Radu, davanti alla difesa agiranno Parolo e Cataldi che dovrebbe essere preferito allo stanco Onazi, poi Morrison finalmente sulla trequarti è favorito su Mauri, a sinistra Kishna è preferito al poco pronto Felipe Anderson, a destra sempre Candreva, Keita agirà ancora forzatamente da prima punta, visto il mercato nullo e gli infortuni.
Ora bisogna reagire ma soprattutto migliorare questa rosa, che non è sufficiente, servono almeno un centrocampista centrale e un centravanti che dia il cambio a Keita e riesca a non far rimpiangere Klose e Djordjevic.
Edoardo Massetti