Grandi rimpianti per ciò che poteva essere, e invece non è stato, tra Mario Gomez e la Fiorentina. Quasi tutto fatto per il suo approdo in Turchia, sponda Besiktas.
Dopo aver versato 15 milioni di euro nelle casse del blasonatissimo Bayer Monaco (dove aveva segnato la bellezza di 75 reti in 125 gare), il 15 luglio 2013, dinanzi a 25.000 tifosi viola viene presentato dalla società di Della Valle il colpo dell’estate (forse secondo solo a Higuain): Mario Gomez.
Arriva in Italia con l’indole del bomber e di colui che avrebbe dovuto portare in alto la Fiorentina di Vincenzo Montella che l’anno precedente si era dimostrata spettacolare sul piano del gioco ma poco concreta sul piano dei goal, e chi meglio del “panzer” tedesco poteva coniugare le due cose?
Alla seconda di campionato va già nel tabellino delle marcature con una doppietta rifilata al Genoa in casa propria, ma alla terza di campionato inizia la catastrofe, Super Mario si infortuna e sarà il primo di una lunghissima serie; il resto è storia (o tragedia).
A distanza di due anni, con soli 14 gol in 67 partite, probabilmente la fiorentina saluterà Gomez in quanto, in queste ore, il calciatore tedesco firmerà un contratto da 3,5 milioni netti a stagione con il Besiktas e il club turco verserà nelle casse viola 8 milioni di euro.
Auf wiedersehen Mario.
Vincenzo Fiengo