Il Napoli batte il Cesena 3–2 mantenendo viva la possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League, ma non é tutto oro ció che luccica.
La squadra di Benitez, anzi Pecchia, dato che il tecnico spagnolo siedeva in tribuna per via della squalifica, ha mostrato i soliti segni d’insofferenza nell’affrontare squadre medio – piccole. Atteggiamento blando, giocate individuali e possesso palla sterile: risultato, nessun tiro in porta.
A svegliare i padroni di casa ci pensa Carbonero che al 10′ si fa trovare pronto su un cross di Brienza ma il suo colpo di testa viene facilmente bloccato da Andujar.
Passano appena 5 minuti ed il Cesena va in vantaggio: Defrel si aggiusta il pallone ai 16 metri e lascia partire un piatto sinistro su cui l’estremo difensore avversario non puó nulla. Al 15′ Napoli 0 Cesena 1.
La reazione partenopea non si fa attendere. Callejon riceve palla a destra, si accentra e tira col sinistro che viene ribattuto, sul pallone si avventa Mertens che davanti ad Agliardi non perdona. Il folletto belga é il migliore dei suoi e la conferma arriva un minuto dopo: fuga sulla sinistra e cross al centro, dove si avventa Gabbiadini ( schierato eccezionalmente da prima punta ) che deposita in rete.
A questo punto gli azzurri si rilassano pensando di avere la partita in pugno ma prima dello scoccare del 45′ Defrel dall’altezza del dischetto lascia partire un tiro su cui Andujar non puó arrivare. Al riposo il risultato é di 2–2.
All’uscita dagli spogliatoi si vede tutt’altro Napoli. Mertens riceve palla sulla destra, si avvicina alla porta avversaria e tira di controbalzo ma la sua conclusione é leggermente imprecisa.
Passano pochi minuti ed arriva il nuovo vantaggio azzurro: Mertens sguscia via sulla sinistra, vince un rimpallo, Hamsik gli serve un pallone d’oro, che lui spedisce nell’angolo piú lontano.
I partenopei a questo punto non fanno lo stesso errore del primo tempo e continuano a giocare. Ancora Mertens ha la palla buona per il 4–2 ma il suo destro al volo finisce fuori.
Risponde dall’altra parte Brienza con una rovesciata che Andujar respinge in corner.
Nonostante la mole di gioco prodotta nel secondo tempo, il Napoli non riesce a segnare il quarto gol. Nel finale entrano anche Higuain ( accolto dai fischi ) ed Insigne.
Finisce 3–2 per il Napoli che si porta a quota 63, –3 dalla Lazio (66) e –4 dalla Roma (67). Nella prossima giornata sono in programma: Juventus – Napoli e Lazio – Roma. La matematica dice che se la squadra di Benitez le vince tutte é aritmeticamente terza, se non seconda. Ma piú che concentrarsi sui numeri, bisogna porre l’attenzione sull’atteggiamento di questa formazione che anche in quest’occasione ha rischiato di perdere punti. Contro la squadra di Allegri ci vorrá lo stesso comportamento visto nella Supercoppa Italiana, perché quello é il vero Napoli e i tifosi lo sanno.
Raffaele Cautiero