Doveva essere la partita che avrebbe ulteriormente riavvicinato il Napoli alla Champions, ed invece é finita con il trionfo Juve.
Un match che é stato senza storia fin dall’inizio. Squadra bianconera clamorosamente piú in palla, fisicamente e mentalmente di quella azzurra, che preferisce chiudersi dietro per non lasciare spazio agli attaccanti di casa.
Le prime occasioni le crea il Napoli con Mertens e David Lopez ma Buffon si fa trovare pronto in entrambe le occasioni.
Al primo affondo la Juventus passa in vantaggio: verticalizzazione di Coman per Pereyra che tutto solo davanti ad Andujar non sbaglia.
La squadra azzurra non reagisce, se non con tiri dalla lunga distanza di Mertens ( come sempre il piú vivace dei suoi ) e Ghoulam. Ci prova anche David Lopez ma il risultato é sempre lo stesso.
Al 35′ punizione dal limite di Pogba che sfiora la traversa. All’intervallo il punteggio é di 1-0 in favore dei bianconeri.
Nella ripresa la prima notizia é la sostituzione di Higuain ( inguardabile ) con Gabbiadini. Da subito si nota una maggiore vivacitá offensiva.
Su un pallone innocuo in area di rigore bianconera Asamoah tocca la sfera con la mano e l’arbitro fischia calcio di rigore. Dal dischetto va Insigne che si fa parare la conclusione da Buffon, sulla respinta si avventa David Lopez che ribadisce in rete.
A questo punto dovrebbe essere il Napoli ad attaccare, ma in realtà é la Juve che va piú volte vicino al vantaggio con i tiri di Sturaro, Marchisio e Pogba. Ci prova anche Morata ma la sua conclusione é centrale.
Al 69′ grande palla – gol per gli ospiti con David Lopez che calcia al volo, chiamando alla grande respinta Buffon. Sul calcio d’angolo susseguente colpo di testa di Hamsik, ribadito in corner dal portiere avversario.
Nel momento migliore della squadra azzurra arriva il nuovo vantaggio bianconera: Sturaro supera Albiol e batte Andujar col sinistro.
Mancherebbero 10 minuti alla fine ma la partita é virtualmente finita. L’ultimo ad arrendersi é Gabbiadini ma il suo colpo di testa é ben controllato dall’estremo difensore avversario.
Nei minuti di recupero arriva l’apice della stagione partenopea: a palla lontana Britos da una testata a Morata; l’arbitro se ne accorge e decreta rigore per i bianconeri ed espulsione per il difensore azzurro; dal dischetto si presenta Pepe che non sbaglia.
Finisce 3-1 e per il Napoli é il momento di cominciare a pensare alla prossima stagione. Infatti per sperare ancora nella Champions League, gli azzurri dovrebbero augurarsi un successo della Roma sulla Lazio, ed una successiva vittoria partenopea al “San Paolo” contro i biancocelesti. Teoricamente possibile, praticamente impossibile.
La sensazione che si prova nel guardare questo Napoli, é quella di una squadra sfilacciata, che non segue piú il suo allenatore, in procinto di approdare al Real Madrid.
Tra l’altro il presidente De Laurentiis nel dopo – gara stava per lasciarsi tentare dalla volontà di esonerare Benitez, salvo poi ripensarci.
Il Napoli che dovrá sorgere la prossima stagione dovrá essere composto da una dirigenza, uno staff tecnico ed una squadra completamente devota verso la causa azzurra. In questi 2 anni si é assistito a prestazioni di giocatori che hanno considerato la cittá partenopea, piú come una meta turistica che per la validitá del progetto napoletano.
L’obiettivo principe quindi parte dal cambiamento d’atteggiamento, in particolare contro squadre medio – piccole. Ci sará bisogno di uomini, prima che giocatori, i quali vadano in campo con la mentalità di vincere ogni partita, senza lasciare nulla d’intentato.
Un’autentica rivoluzione che forse porterá Napoli ed il Napoli nell’elite del calcio italiano ed europeo.
Raffaele Cautiero