Dopo la Champions, la Coppa Italia, l’Europa League, il Napoli manca anche l’ultimo obiettivo rimasto, il 3^ posto in campionato. Lo fa con una partita che rispecchia perfettamente l’andamento di questa stagione, composto da troppi bassi e pochi alti.
Il match viene vinto 2–4 dalla Lazio, al termine di 90 minuti a dir poco intensi e spettacolari. Nel complesso la squadra azzurra non avrebbe meritato la sconfitta, ma nel calcio si sa che gli episodi sono determinanti e le occasioni vanno colte.
Infatti giá dai primi minuti la formazione partenopea domina il gioco chiudendo gli ospiti nella propria metá campo. La prima clamorosa palla gol capita sui piedi di Callejon, ben servito da Higuain: lo spagnolo davanti a Marchetti calcia a lato.
Una regola non scritta di questo sport dice “gol mangiato, gol subito“: Parolo riceve palla al limite dell’area e calcia col sinistro; il pallone s’infila nell’angolino alto dove Andujar non puó mai arrivare.
A questo punto i laziali prendono fiducia e sul finire del primo tempo vanno sul 0–2 grazie ad una clamorosa dormita della difesa di casa: il tutto nasce da una palla persa in attacco da David Lopez, difesa aperta a centrocampo e infilata per Candreva, il quale davanti all’estremo difensore avversario non puó sbagliare.
Al ritorno dall’intervallo si aspetta un Napoli dimesso ed una Lazio intenzionata a gestire il vantaggio. In realtá dagli spogliatoi gli azzurri escono piú determinati che mai e nel giro di un quarto d’ora pareggiano: prima Higuain deposita in rete un cross rasoterra di Callejon; poi mette in rete su preciso assist di Mertens.
La partita cambia completamente, ospiti frastornati e in 10 a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di Parolo.
Mertens ha la palla del 3–2 ma De Vrij salva sulla linea. Pochi minuti dopo Maggio s’incunea in area e viene atterrato da Lulic. Calcio di rigore per i partenopei, che si appresta a battere Higuain: il Pipita dal dischetto si conferma fallibile ed infatti tira alto.
Cambia nuovamente l’inerzia del match. Ghoulam si becca due cartellini gialli nel giro di 1 minuto, lasciando i suoi in 10. Su un contropiede biancoceleste si chiude la sfida: Maggio in scivolata toglie la palla a Ledesma, ma la serve su un piatto d’oro a Onazi che non sbaglia.
Partita praticamente chiusa e che viene sigillata da Klose che di testa mette in rete su cross di Ledesma.
La stagione del Napoli finisce con i fischi del “San Paolo” e la festa della Lazio sul proprio campo. A causa della vittoria della Fiorentina la squadra partenopea conclude al 5o posto che garantisce l’accesso diretto alla fase a gironi di Europa League.
Ma la parola d’ordine che dovrá essere imposta a Castelvolturno quest’estate é “rifondazione”. É l’unica soluzione possibile per riportare il Napoli e Napoli nelle posizioni che merita.
Raffaele Cautiero