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Napoli-Juventus il giorno dopo: adesso è crisi in casa bianconera!

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Napoli-Juventus lascia il giorno dopo parecchie certezze a entrambe le formazioni.

Per i padroni di casa la certezza che la squadra sta crescendo ed ha un potenziale molto importante dalla sua, specialmente in attacco, anche se l’infortunio accorso ad Insigne, il migliore da inizio anno, potrebbe alterare un pò gli equilibri.

In casa bianconera invece la certezza è che una squadra così confusionaria, senza gioco e senza idee non si vedeva dall’era pre-Conte, e la cosa preoccupa e non poco sia tifosi che dirigenza. La confusione però riguarda anche le idee di Allegri, con l’ottava formazione diversa in otto partite, il non avere uno schema di gioco per definito ( si passa dal 3-5-2 al 4-3-3 al 4-3-1-2 ) che tra l’altro viena cambiato ripetutamente a gara in corso.

L’anali della partita stessa come è facile intuire è molto semplice e non c’è da farsi influenzare dal 2-1 finale: una squadra ha giocato, il Napoli, e una è scesa in campo, o meglio non è scesa, a mostrare la maglietta col tricolore sul petto ma senza l’orgoglio di volerlo difendere. Gli azzurri riescono così ad andare in vantaggio al ’26 del primo tempo con una spettacolare triangolazione Insigne-Higuain che porta al tiro dal limite il folletto napoletano che mira sull’angolo a destra di un incolpevole Buffon. Nella ripresa la musica non cambia e il raddoppio arriva al ’62 col primo gol dell’ attaccante argentino ai bianconeri in campionato che recupera palla sulla trequarti su un errore di un inesistente Hernanes entra in area e la mette dentro con un diagonale preciso. I bianconeri accorciano le distanze un minuto dopo in modo casuale con un palla messa al centro da Dybala che sfugge a tutti tranne che al neo arrivato Lemina che la raccoglie sul secondo palo e di prima la butta dentro. Inutile gli innesti dopo il gol di Morata, Cuadrado e Alex Sandro, nonostante ancora mezz’ora di partita quando mancano le idee puoi avere anche Messi in campo ma non si va da nessuna parte.

Uniche note positive in casa bianconera sono i due nuovi arrivi Lemina e Cuadrado, nettamente i più in forma al momento e gli unici ad avere un minimo di idee cercando quanto possibile di giocare con i compagni invece di andare contro tutti a testa bassa, vedi Pogba. L’unica speranza è che la sosta delle nazionali, che riporterà dentro al gruppo a pieno regime gente come Marchisio, Khedira e Asamoah sia utile per ritrovare una quadratura a centrocampo utile a costruire gioco e dare manforte alla difesa facendola tornare quella delle passate stagioni.

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