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Reina e Napoli unico amore. Si dichiara : ” Il calcio qui a Napoli è una religione. Sono felice di poter essere ancora un giocatore del Napoli “

Il portierone azzurro è tornato alla grande dopo l’esperienza scarna di Monaco di Baviera. Amore, sacrificio, fiducia, amicizia e voglia di vincere sono le sensazioni ed emozioni che hanno spinto lui e la sua famiglia a tornare a Napoli.

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Il suo amore per Napoli rimane incondizionato.

Josè Manuel Reina, ma per tutti gli amici napoletani (e non) solo Pepe.

Non vedeva l’ora di ritornare a Napoli, dopo un’esperienza povera di protagonismo al Bayer Monaco di Guardiola (poiché placcato da Neur) per poter tornare a dire la sua e dimostrare di essere anche uno dei top in circolazione nel suo ruolo.

Dopo una stagione sopra le righe e la vittoria della Coppa Italia vinta nel 2014 contro la Fiorentina
(1-3) all’olimpico di Roma, è tornato per rimanere e vincere ancor di più con la maglia azzurra. Sempre calmo, sorridente e burlone, si lascia andare ai giornalisti del canale YouTube della Serie A sul suo ritorno al Napoli e alle aspirazioni di successo della squadra con il mister Sarri come condottiero.

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Amicizie e fiducia e voglia di vincere.

” Napoli è la città giusta anche per la mia famiglia.
 Eravamo si a Monaco, ma in primis mi mancava il campo, avevo una gran voglia di giocare e qui a Napoli ho l’opportunità di farlo.
Mi hanno sempre dimostrato tantissima fiducia, poi ho un rapporto meraviglioso con tutta la città e i suoi tifosi, tanti amici e per questo siamo tornati.

Egli è rimasto incantato e ipnotizzato dalla città partenopea anche per altri motivi:

” Si deve capire che a Napoli si mangia pane e calcio. I tifosi del Napoli hanno in questo Sport una necessità,  una vera e propria fede, e rappresentare questi colori e i suoi tifosi ti dà una responsabilità ma allo stesso tempo ti rende felice. “

Alla domanda sul suo ruolo, carica di responsabilità, ride e scherza ed esplica anche il motivo della sua scelta :

 Perchè ero cattivissimo come giocatore  e quindi mi hanno mandato indietro ( sorride n.d.r.) e purtroppo , o per fortuna, non è andata tanto male, dai. E’ un ruolo particolare, carico di responsabilità questo è vero, e in una piazza come quella napoletano ancora di più.”

Voluto all’epoca da Benitez – uno che lo conosceva bene – al suo ritorno ha trovato Sarri , il quale ha idee diverse di calcio dell’iberico ma i fondamentali sono gli stessi :

” Lavoro, lavoro, lavoro , sacrificio, sforzo e sudare la maglia queste sono tutte cose universali ed è l’unica cosa che possiamo promettere.”

Sul gruppo che ha quasi ritrovato intatto : 

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La grinta del portierone azzurro.

Questa è una squadra umile che vuole migliorare in ogni momento della stagione, che lavora e che vuole crescere in tutte le competizione per poter cercare di vincere qualcosa di importante
per questa città e i suoi tifosi.

La voglia di fare e i mezzi ci sono per questo Napoli, che per l’appunto con l’amico Pepe tra i pali, potrà dire la sua senza preoccuparsi troppo per la porta, tanto ci pensa lui. Vamos.

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