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Resoconto e Analisi di Torino-Sampdoria: Peres incanta. Blucerchiati in ombra.

L’atmosfera in quel dell’Olimpico di Torino è quella delle grandi occasioni. Quasi tutto esaurito sugli spalti per quanto riguarda i tifosi di casa pronti ad incitare i granata contro una Sampdoria, sicuramente temuta alla vigilia per il suo grande potenziale offensivo.FullSizeRender(1)

Si parte subito con il possesso palla dei padroni di casa che cercano l’imbeccata giusta per sfondare sulle fasce, mentre i blucerchiati si rintanano dietro e cercano di ripartire con i due velocisti lá davanti Muriel ed Eder. La tattica dei granata si rivela efficace, con Molinaro e, in particolare, lo scatenatissimo Peres che trovano spesso il varco per riuscire ad andare a crossare. Il primo gol dei piemontesi arriva al 17′, proprio grazie ad un’incursione del brasiliano sulla fascia, che mette in mezzo un cross al bacio per la testa di Quagliarella, che svetta su Silvestre e sblocca così la partita.

Il Toro continua a spingere e, al 22′, va vicino al gol del raddoppio, con una volè di Quagliarella al limite dell’area: fuori di poco.
Ma, soltanto due minuti dopo, arriva il secondo gol del Torino sugli sviluppi di un calcio di punizione: palla in mezzo, nella ressa Belotti lascia partire un tiro-cross teso,dalla destra, nell’area piccola che trova l’inserimento perfetto di Quagliarella che deve semplicemente appoggiare in rete a porta sguarnita. Nulla da fare per l’incolpevole Viviano.

I granata abbassano quindi i ritmi di gioco, con gli ospiti che cercano di creare qualche pericolo alla difesa rocciosa guidata da Glik, senza peró riuscirci. Peres continua, comunque, imperterrito a martellare sul lato di sua competeneza, saltando sistematicamente Regini e andando vicino, in un paio di occasiona, alla gioia personale.

Proprio il terzino sinistro viene sostituito da Zenga, per inserire Lazaros e dare più peso alla fase offensiva. Il trio composto da Eder, Muriel e Soriano, peró produce veramente poco, quindi il tecnico milanese decide di far entrare il talentuoso Correa, al posto del deludente Ivan. L’argentino entra subito bene in partita, impensierendo in un paio di circostanze Padelli, con potenti tiri da fuori, ma tutti abbastanza centrali.

Nel frattempo fa il suo debutto con la maglia del Toro, Davide Zappacosta, che preleva l’Mvp del match, Bruno Peres, ma l’ex atalantino non lo fa rimpiangere troppo. Appena entrato, ruba il pallone a Correa e si esibisce in un incredibile coast to coast, che spacca la Sampdoria a metà. Riesce anche a mettere il pallone in mezzo, ma Maxi Lopez, entrato al posto di Belotti, viene anticipato all’ultimo da Silvestre. Da segnalare, nel finale, anche una poderosa incursione in area di Acquah e il tentativo in rovesciata da parte di Lopez, che va peró alto dalla porta difesa da Viviano.

L'allenatore del Torino, Giampiero Ventura, con i giocatori salutano i tifosi alla fine della partita del campionato di Serie A contro la Sampdoria terminata 2-0 allo Stadio Olimpico di Torino, 20 settembre 2015. ANSA / ANDREA DI MARCO

IN CONCLUSIONE: Partita divertente, ricca di occasioni da parte dei granata, ma anche con una lieve crescita della Samp nella ripresa, che ha reso il match più combattuto nei secondi 45 minuti. Il Torino è risultato sul pezzo già da primissimi minuti, contrariamente ai match precedenti, grazie anche ad un lavoro egregio degli esterni. Un po’ di delusione per le prestazioni degli attaccanti doriani, che hanno creato ben pochi pericoli a Padelli, mentre, dall’altra parte Quagliarella ha dimostrato, ancora una volta, di essere fondamentale quando si tratta di finalizzare l’azione. Bruno Peres si porta a casa la palma di migliore in campo, grazie ad una prestazione sontuosa, forse la migliore in maglia granata, ma hanno fatto molto bene anche Acquah e Vives, a centrocampo, e Moretti e Glik in difesa, tra le fila dei ragazzi di Ventura.

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