La Lazio Primavera fallisce il “triplete”. Dopo aver conquistato la coppa italia e la supercoppa italiana non riescono ad aggiudicarsi lo scudetto perso contro il Torino,che dopo 27 anni è campione d’Italia. Una partita al cardiopalma piena di emozioni. I granata subito in vantaggio dopo 10 minuti con Rosso che insacca di potenza davanti al portiere della Lazio Guerrieri. Ma nel secondo tempo al 75° sugli sviluppi di un calcio d’angolo la Lazio pareggia di testa con Prce.Al 92° i ragazzi di Inzaghi hanno anche l’occasione del vantaggio con Silvagni, che al limite dell’area prova il tiro a giro e colpisce un palo clamoroso. Subito dopo è il Torino ad avere la chance del 2 a 1, perchè al 95° il giocatore del Torino Edera, lasciato solo in area di rigore è libero di calciare in porta, ma Guerrieri salva. Si và ai tempi supplementari, dove tutte e due le squadre hanno l’occasione di vincere la partita, sopratutto il Torino che colpisce un palo sempre con Edera. La partita si conclude ai calci di rigore. Il primo a sbagliare è il giocatore del Torino Debeljuh, che vede pararsi il rigore dal portiere della Lazio. Sembra fatta per i biancocelesti ma Palombi spara sulla traversa il quarto rigore. Si và ad oltranza. Il capitano della Lazio Pollace fallisce l’ottavo rigore, parato da Zaccagno. Subito dopo il giocatore del Torino Edera non fallisce e segna il rigore che aggiudica lo scudetto primavera al Torino dopo 27 anni. Onore comunque ai ragazzi di Simone Inzaghi.
