La Sampdoria rischia l’accesso alla prossima Europa League! Proprio così, i blucerchiati dopo aver conquistato la qualificazione in seguito alla mancata concessione della licenza Uefa ai cugini del Genoa, rischiano a loro volta di non partecipare alla competizione europea a favore dell’Inter. La causa scatenante sarebbe il patteggiamento di un punto di penalizzazione per calcioscommesse che la Sampdoria fece nel 2012 a causa di Guberti e per responsabilità oggettiva.
Per ora la Samp è sotto investigazione, l’Uefa ha incaricato la Figc di fare un’ulteriore verifica. Secondo il regolamento Uefa, l’articolo 2.07 comma G sostiene che tutti i club iscritti devono certificare di non essere stati coinvolti, direttamente o indirettamente, in attività finalizzate a combinare o condizionare il risultato di una gara nazionale o internazionale. Questa regola venne inserita in seguito ai fatti avvenuti nel 2006 in Italia con Calciopoli, il Milan venne punito in Italia ma in Europa non c’erano elementi per farlo e alla fine la stagione seguente si aggiudicò la Champions League.
Il club del patron Ferrero è pronto a dare battaglia e fare ricorso al TAS di Losanna (Tribunale Arbitrale dello Sport), la linea difensiva farebbe leva su un precedente, il Torino infatti la scorsa estate dopo aver ereditato la qualificazione dal Parma che ha dovuto rinunciare per gli stessi motivi del Genoa in teoria si troverebbe nella stessa situazione del club ligure, anche loro avevano patteggiato un punto di penalizzazione e multe per dei giocatori nel 2012 per vicende legate al calcioscommesse e al club piemontese era stata attribuita la responsibilità oggettiva ma a quanto pare la Figc non avevo girato la certificazione all’Uefa e così il club di Cairo è risultato “pulito“. Questa si è trattata di una vera e propria gaffe da parte delle autorità italiane ma hanno comunque creato un precedente utile alla Sampdoria.
Come detto, in caso di squalifica per il club ligure verrà ripescata l’Inter che dovrebbe giocare i preliminari nelle date di 30 luglio e 7 agosto, quindi non andrebbe ad intaccare le tourneè già programmate o la data del ritiro, non potrà fare però a meno delle restrizioni inflittagli dall’Uefa per il fair-play finanziato: lista ridotta a 21 giocatori contro 25, imposizione di tetti a mercato e monte ingaggi.
Come andrà a finire ancora non si sa, in ogni caso sarà una brutta figura per il calcio italiano per queste continue investigazioni e mancate licenze UEFA.