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Tanti dubbi per Colantuono, l’Udinese ha bisogno di una rinascita. A partire dal mercato

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La squadra c’è ma non si vede. O meglio, esiste un’idea, all’incirca e ancora con tanti punti interrogativi: così si presenta la nuova Udinese targata Colantuono, l’ex tecnico dell’Atalanta che da qualche settimana ha preso il posto di Stramaccioni, in un estate sempre più nel vivo del calciomercato. Perché mentre quasi tutte le squadre di Serie A stanno cercando nuovi elementi per le proprie rose, i bianconeri sono ancora in una fase di stallo, tra sogni ambiziosi e giovani e sconosciute leve, provenienti dal Sud America.

A far brillare gli occhi a Udine è il nome di John Guidetti, la baby stellina dell’Under 21 svedese che ha fatto sfoggio delle proprie qualità nell’europeo di categoria di questi giorni in Repubblica Ceca: il cartellino è del Manchester City e su di lui ci sono gli occhi di vari club, per cui l’affare appare una “mission impossibile” per il portafogli risicato della famiglia Pozzo, in caso di un’asta che potrebbe senza dubbio toccare cifre troppo alte per le zebrette.

Più plausibile è l’attaccante Zapata del Napoli, poco usato da Benitez quest’ultima stagione e, a quanto si dice, contropartita gradita al Friuli nel caso che il trasferimento sotto il Vesuvio di Allan si realizzasse. Soprattutto perché a Colantuono mancherebbe proprio un centroavanti di fisico come il colombiano, che potrebbe emulare la posizione di Denis a Bergamo nel 3-5-2 confermato dal nuovo mister.

C’è chi arriva (forse) e c’è chi se ne va, come appunto il centrocampista brasiliano già citato, che piace tanto in Italia e all’estero. Nonostante le rassicurazioni della società, che punta a trattenerlo a Udine visto il ruolo importante che ha ricoperto nella stagione appena conclusa, un suo addio non è da escludere: con la sua partenza si potrebbero portare a buon fine diverse trattative con giocatori semi-sconosciuti in Europa ma grandi promesse in America Latina, ad esempio. Praticamente la politica aziendale dei Pozzo in questi anni, che ha portato in Italia, tra i tanti, Sanchez e Pereyra.

Tra i vari tormentoni del calciomercato che deve ancora essere, l’Udinese dovrà certamente fare i conti con una difesa che dovrà essere rivista nel dettaglio, dopo gli strafalcioni durante il breve ciclo di Stramaccioni. Inoltre si potrebbe pensare anche a “ritorni alla base” da parte di giocatori di proprietà dei bianconeri, ma ancora adesso in giro tra squadre satellite e prestiti: come Vydra, che con il Watford in Inghilterra ha conquistato, qualche mese fa, la Premier League, e Battocchio, uomo-chiave nell’Italia Under21 di Di Biagio e fin’ora in forza alla Virtus Entella in Serie B.

Al di là delle trattative, comunque, quello che aspetta a Colantuono è un progetto tutt’altro che semplice: risistemare la squadra, dopo i primi passi bruscamenti interrotti di Strama, per evitare annate orribili come l’ultima. Anche se bisognerà capire, dall’anno prossimo in poi, quale sarà  il vero obiettivo dei Pozzo: continuare a puntare sul club friulano, magari in vista delle coppe europee, o concentrarsi su quello inglese, dove grazie alla Premier il giro d’affari è molto più alto?

Timothy Dissegna

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