Manuel Neuer (Bayern Monaco)
Impossibile non inserire il portierone tedesco nella squadra della stagione. Nonostante le ottime prestazioni di Yann Sommer (Borussia Mönchengladbach) e Loris Karius (Mainz), il muro bavarese ha portato a termine un altra stagione perfetta, mantenendo la porta inviolata per ben 22 volte.
Vieirinha (Wolfsburg)
Velocità, dribbling da ala pura e un nuovo contratto fino al 2018. Il suo nome è Adelino Andrè Vieira Freitas, per tutti Vieirinha. Nel corso della stagione l’allenatore dei lupi, Dieter Hecking, lo ha arretrato rispetto alla sua posizione naturale, in modo tale da avere un bel terzino di spinta. Operazione riuscita alla grandissima: 1 rete e 6 assist per il 29enne portoghese.
Martin Stranzl (Borussia Mönchengladbach)
Solidità da vendere e grande sicurezza per il 34enne austriaco che, nonostante l’ultima parte di stagione saltata per infortunio, ha garantito prestazioni di altissimo livello al Gladbach, consentendo alla squadra di chiudere al terzo posto che vale la Champions.
Jerome Boateng (Bayern Monaco)
Ubriacato da Messi in semifinale di Champions, in Bundesliga il campione del mondo è rimasto sobrio dinnanzi qualsiasi attaccante gli si sia presentato: fisicità, una buona tecnica di base e una concentrazione costante lo decretano migliore centrale difensivo della stagione.
Ricardo Rodriguez (Wolfsburg)
Uno tra i migliori terzini sinistri in Europa, il ‘codino‘ svizzero aveva già impressionato tutti al Mondiale brasiliano per la costanza di rendimento, la doppia fase impeccabile e i piedi educatissimi. Quest’anno ha confermato le buon impressioni, contribuendo non poco all’ottima stagione del Wolfsburg con 6 reti e 5 assist.
Thomas Muller (Bayern Monaco)
Uomo ovunque, duttilità che non scopriamo di certo oggi e fiuto per il goal da rapace d’area di rigore. Thomas Muller, protagonista nella vittoria tedesca del Mondiale, ha ancora una volta aggiunto alla sua carriera una stagione pressoché perfetta con 13 reti realizzate e 14 passaggi decisivi per i compagni di squadra.
Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach)
Prima era una promessa, adesso una certezza: Granit Xhaka ha finalmente compiuto la sua maturazione. Centrocampista centrale, con una buona tecnica, ordinato e quasi sempre cercato dai compagni per la gestione del pallone. Rispetto al passato ha limato alcuni suoi grossi difetti come la scarsa concentrazione in qualche frangente delle partite e la frenesia nel passaggio al compagno.
Nella stagione anche unarete e 2 assist per lo svizzero.
Kevin De Bruyne (Wolfsburg)
Comprato nel gennaio del 2014 dal Chelsea per 25milioni, il giocatore belga si è rivelato un acquisto sensazionale: corsa, dribbling, assist, goal. Cosa chiedere di più?
Un calciatore con qualità importanti, un’assoluta gioia per gli occhi ammirarlo quando scende in campo, nel campionato appena trascorso ha effettuato ben 20 (20!) assist e 10goal.
Arjen Robben (Bayern Monaco)
L’olandese volante, non ha volato granché in questa stagione (appena 21 presenze, causa infortuni) ma quando ha potuto farlo è stato devastante: 17 goal e 7 assist. Un bottino davvero incredibile per un ragazzo dai muscoli di seta e dal sinistro magico, che se non fosse così fragile sarebbe facilmente tra i primi 5 al mondo.
Robert Lewandowski (Bayern Monaco)
Acquisito la scorsa estate a parametro zero dal Borussia Dortmund, Lewandowski non ha tradito le attese, riuscendo ad integrarsi perfettamente nello schema tattico di Pep Guardiola. Il polacco non è soltanto un centravanti in grado di segnare ma anche un rifinitore delle manovre di squadra e sa mandare in goal anche i compagni.
Nelle 31 apparizioni, stesse statistiche di Robben per il numero ‘9’: 17 reti e 7 assist.
Pierre-Emerick Aubameyang (Borussia Dortmund)
Nonostante la stagione non positiva dei gialloneri di Dortmund, Aubameyang ha cercato di renderla meno amara con i suoi 16 centri stagionali.
Spostato da Jurgen Klopp dal ruolo di esterno d’attacco a quello di punta centrale (complice i deludenti Immobile e Ramos), Aubameyang ha mostrato ancora una volta tutte le sue qualità, quelle che aveva fatto vedere ai tempi del Saint-Etienne, regalando qualche piccolo gioia al pubblico del Westfalenstadion.
Andrea Ciaramellano