Un buon Genoa, in crescita rispetto alle ultime gare riesce finalmente a sfatare il tabù trasferta; al Friuli è un 1-1 che nonostante qualche rimpianto soddisfa l’ambiente. Dopo la sosta vincere con il Chievo sarà ancora più importante dunque, per proseguire questa striscia positiva.
Anche i giornali promuovono la prestazione del Grifone, capace di costruire gioco, andare sotto, rimontare e resistere nel finale agli attacchi dei padroni di casa, la trasferta di Palermo, evidentemente ha insegnato. Nonostante ciò i problemi ci sono: l’imprecisione sui calci piazzati, ma soprattutto la sterilità offensiva che salta subito agli occhi: la squadra di Gasperini non segna su azione dalla seconda giornata, dato allarmante per un tecnico che costruisce i suoi campionati sulla freschezza offensiva.
Il recupero di Perotti e Pavoletti, però, fa ben sperare e dopo la sosta i tifosi aspettano un Genoa arrembante, finalmente maturo, che sappia regalare emozioni.
PAGELLE
LAMANNA 6,5: chiamato in causa solo nel finale, risponde presente e salva il Grifone dall’ennesima beffa
DE MAIO 6: sfortunato nello scontro con Di Natale resiste e non delude.
BURDISSO 6: prestazione simile al compagno di reparto, l’argentino dà sicurezza ai compagni
IZZO 6,5: dopo la partita shock con la Juventus torna a ben figurare, contenendo in un vero e proprio confronto generazionale Antonio Di Natale
CISSOKHO 6: attento in difesa spinge bene sulla fascia, senza però creare particolari problemi
RINCON 5,5: più in ombra del solito, inizia male, si riprende a gara in corso, ma dal General ci si aspetta di più
DZEMAILI 6: buona gara da regista e positivi anche gli inserimenti, si può migliorare, ma la sosta arriva al momento giusto (dall’ 85′ Tachtsidis s.v)
LAXALT 5,5: peggio del solito, un po’ troppo distratto in difesa è sterile in fase offensiva
Capel 5,5: cercato poco dai compagni, mostra quando viene chiamato in causa una discreta forma (dal 46′ Pavoletti 6,5: porta pericoli costanti e sfiora il gol in un paio di occasioni)
Gakpè 6: meglio sulla fascia che da centrale, si procura il rigore decisivo (dall 89′ Lazovic s.v)
Perotti 7: migliore dei suoi, sbaglia poco e si comporta da leader tecnico, decide la gara non soltanto con la sua freddezza dal dischetto.
UDINESE Karnezis 6, Wague 6, Danilo 6, Felipe 5,5 (Piris 6), Edenilson 5, Badu 5,5, Lodi 4,5 (Iturra s.v) Marquinho 6,5, Adnan 6, Thereau 6, Di Natale 7
Federico Nannetti