Dopo solo un punto nelle prime due giornate di Premier, arriva la prima vittoria per il Chelsea di Josè Mourinho sul campo di un mai domo West Bromwich.
Eroe di giornata Pedro che, arrivato in settimana e schierato titolare dopo soli tre allenamenti in maglia blues, ripaga la fiducia con un goal, un assist e tante preziose giocate che confermano la sua immensa classe
LA CRONACA: Partita subito in salita per i campioni in carica della Premier: dopo un lampo iniziale di Diego Costa, i padroni di casa vedono fischiare a proprio favore un penalty concesso da Clattenburg per un intervento ingenuo di Matic. Dal dischetto va Morrison che calcia forte e centrale, Courtois si butta alla sua sinistra e con i piedi respinge in calcio d’angolo.
Goal sbagliato, goal preso, è la dura legge del calcio: legge che si conferma anche in questo caso, quando al 20′ Pedro combina con Hazard e calcia sotto le gambe di Olsson; ne nasce una traiettoria sporca che si infila all’angolino alla sinistra di Myhill per il vantaggio del Chelsea. Dieci minuti dopo è ancora Pedro a salire in cattedra quando, imbeccato da Willian con un prezioso tocco d’esterno piede, mette in mezzo un pallone forte e teso sul quale Diego Costa in spaccata fa 2-0.
Il WBA sembra accusare il colpo, ma cinque minuti dopo, a seguito di un’ottima combinazione sulla sinistra (da rivedere in primis Ivanovic), Rondon in sforbiciata mette un pallone a rimorchio per Morrison, il quale deve solo trasformare un rigore in movimento: il numero 7 stavolta non sbaglia e i ragazzi di Tony Pulis rientrano così in partita.
Il Chelsea a questo punto si rigetta in avanti, sempre sulla corsia di destra, dove Pedro è scatenato. Questa volta lo spagnolo raccoglie un pallone di Diego Costa, salta con un tocco sotto un avversario e serve sul piatto d’oro a Willian il pallone del 3-1, ma il brasiliano calcia sbilanciato e mette fuori di poco. Poco male, perché due minuti dopo, in un’altra azione in salsa spagnola, arriva il goal del 3-1: Fabregas pennella per Diego Costa, che di petto riesce, cadendo, a fare da sponda per l’inserimento di Azpilicueta che con un destro preciso segna il suo primo goal in Premier League e riporta serenità in casa blues prima dell’intervallo.
Se la ripresa era iniziata non nel migliore dei modi per Terry e compagni, il secondo tempo inizia forse anche peggio: proprio il capitano del Chelsea trattiene Rondon lanciato a rete: la decisione di Clattenburg è inevitabile, rosso per JT, con Mourinho che corre ai ripari gettando nella mischia Cahill per uno stremato Willian.
I padroni di casa, spinti anche da un ottimo tifo, a questo punto ci credono e al 60′ riescono a trovare il goal che riapre i conti: McManaman, una vera spina nel fianco della difesa ospite, rientra sul destro e lascia partire un cross interessantissimo sul quale Morrison, ancora lui, trova la rete del 2-3. Pulis a questo punto opta per il tutto per tutto e decide di giocarsi la carta Lambert al posto di un impreciso McClean per dare più appoggio al troppo isolato Rondon.
Tre minuti dopo Diego Costa, imbeccato nuovamente da Pedro, scaglia sull’esterno della rete un sinistro al volo di pregevole fattura; ma sono i padroni di casa che si rendono più pericolosi, con il solito McManaman che mette a sedere Ivanovic e calcia di interno piede sul secondo palo: il pallone termina fuori di un niente.
Poco dopo lo stesso McManaman, il migliore dei suoi insieme a Morrison, si siede in panchina per fare posto al giovane di scuola Arsenal Gnabry, ma la scelta non paga: la manovra perde smalto e consistenza, e i padroni di casa non riescono a trovare il goal del definitivo 3-3, nonostante uno sconsiderato appoggio di petto in area piccola di Cahill che favorisce Rondon: il venezuelano calcia a colpo sicuro ma trova un Courtois in giornata di grazia pronto a dirgli di no e a salvare in corner.
Un sinistro a incrociare largo di poco di Hazard, dopo un’ottima azione personale, e un colpo di testa alto di Olsson (che fa la cosa migliore della sua gara) chiudono un match pieno di emozioni, vinto non senza difficoltà dalla banda dello Special One.
L’ANALISI: Chelsea bravo e cinico, ottimo in contropiede con i tre dietro la punta che trovano spesso buone combinazioni; da incorniciare la prova di Pedro, dal quale sono partite tutte le azioni più pericolose. Una volta rimasta in dieci, la squadra di Mourinho ha sofferto tanto, forse più del previsto; da rivedere in alcuni frangenti la difesa, apparsa in difficoltà soprattutto sulle corsie laterali e sui tagli di Rondon e delle mezzeali. Falcao, entrato al 78′ al posto di Costa, è apparso nettamente in ritardo di condizione.
Lodevole la prestazione del West Bromwich che, sotto di due goal, è riuscito a riaprire una partita che sembrava finita dopo la rete di Diego Costa al 30′. Buone trame per la squadra di Pulis, trascinata dalla doppietta di Morrison e da uno straripante McManaman, davvero gran giocatore quest’ultimo: velocità, dribbling, intensità, tecnica e spirito di sacrificio, da tenere d’occhio quest’anno. Insufficiente il reparto arretrato, malissimo in particolare Olsson, mentre sulla corsia di sinistra opaca la prova di McLean.
Può comunque sorridere Mourinho per i primi tre punti, arrivati dopo una gara combattuta e sofferta, in dieci uomini, alla Mourinho.
La rincorsa al titolo parte da qui: mai nessuno ha vinto la Premier conquistando solamente un punto nelle prime due giornate, ma il portoghese è pronto a frantumare un altro record.